Inceneritore: risposta Regione e sospensione in Consiglio

  Aosta. Palazzo regionaleSull’inceneritore, con qualche ritardo, una
notizia cattiva e una buona
. Prima la cattiva. Giovedì scorso, l’Assessorato
regionale del Territorio, Ambiente e Opere pubbliche
ha ritenuto di dover
rispondere al volantino del Comitato Rifiuti Zero, parlando di

 
 menzogne, allarmismi ingiustificati, per lo
più su aspetti tecnici, volti volutamente a confondere le idee e a sminuire e a
interrompere le azioni avviate dalla Regione nel corso degli ultimi anni e
finalizzate ad individuare un sistema di trattamento e smaltimento dei rifiuti
che assicuri, in coerenza con le disposizioni comunitarie vigenti:


 

  • Il
    rispetto della nuova normativa comunitaria che limita l’uso della
    discarica, sino ad oggi sistema privilegiato per lo smaltimento finale dei
    rifiuti;
  • La piena
    coerenza con i nuovi e più restrittivi livelli di garanzia ambientale
    richiesti per i moderni sistemi di trattamento dei rifiuti;
  • Il
    raggiungimento per un periodo di almeno 25 anni di una gestione
    autosufficiente nel rispetto dei principi di efficacia, tutela
    igienico-sanitaria e ambientale e di contenimento dei costi.

 Al Comitato viene negato persino il beneficio
del dubbio
: si tratta solo di «menzogne» e chi non è d’accordo con la decisione
della Giunta è per forza in malafede
.
 
 Nel comunicato, pubblicato sul sito
istituzionale della Regione Valle d’Aosta
e, a quanto mi dicono, inoltrato
tramite e-mail a tutti i dipendenti regionali (!)
, sono presentati gli studi
commissionati
, che hanno messo a confronto due soluzioni diverse, l’impianto di
termovalorizzazione
e il trattamento meccanico biologico, individuando nel
primo un’alternativa «nettamente più vantaggiosa rispetto alla soluzione di
Piano
» per quanto concerne «acidificazione, formazione fotochimica di ozono e
tossicità umana
», mentre «l’indicatore di riscaldamento globale (effetto
serra)» sarebbe «sostanzialmente uguale per entrambi gli scenari». Sarò
malfidente, ma non mi sembra che la non meglio precisata «soluzione di Piano» e
il trattamento meccanico biologico siano la stessa cosa. Come non credo che un
trattamento a freddo possa incidere sull’effetto serra allo stesso modo del
processo di incenerimento
.
 

 Ginkgo Biloba L.

 
 C’è poi la «scelta di procedere alla bonifica
delle aree di discarica di Brissogne
» che, secondo il comunicato, sarebbe
«indipendente rispetto alla decisione della realizzazione di un
termovalorizzatore
» e legata alla necessità di prevenire «situazioni di
emergenza»
, «ancorché» (viene ammesso) tali aree siano «controllate e
realizzate con idonei criteri di impermeabilizzazione»
.
 
 
Circa «le problematiche della
termovalorizzazione»
si ribadisce 
 
 che lo studio indica una produzione di scorie,
classificate come rifiuti non pericolosi, non superiore al 20% del rifiuto
avviato alla termovalorizzazione […] e non superiore al 5% (dal 3 al 5%
massimo) di polveri derivanti dai sistemi di abbattimento dei fumi la cui
destinazione è quella dell’avvio ad idonei impianti di inertizzazione e
smaltimento fuori regione o del ritiro da parte dell’impresa fornitrice del
bicarbonato di sodio, per il recupero dei sali in esse contenute.
 
 
Il comunicato si spinge a ricordare quegli
«autorevoli esponenti della medicina, per tutti il prof. Veronesi»
che hanno in
più sedi dichiarato «non esserci alcun nesso tra presenza di termovalorizzatori
e malattie anche gravi come quelle oncologiche
», ignorando di fatto gli studi
epidemiologici
di segno contrario e forse anche la sponsorizzazione della
Fondazione Veronesi da parte di aziende attive nel ramo della
termovalorizzazione
. «Si ritiene che ogni informazione diversa, non supportata
da elementi scientifici, non rappresenta che terrorismo informativo», si
conclude, facendo cadere la parolina magicaterrorismo»), capace di tappare
la bocca di chiunque. Ma non è tutto. «Va posto in evidenza», secondo
l’assessorato,
 
 
che nei programmi governativi delle due grandi
formazioni politiche che si candidano alla guida del Paese, PD e PDL, è
indicato tra i primi punti quello della realizzazione di termovalorizzatori
,
quali sistemi più efficienti per valorizzare risolvendolo, in sicurezza, il
problema dei rifiuti che residuano dalle attività di riciclo dei rifiuti
differenziati
[i grassetti sono miei, ndr].
 
 Cosa che semmai dovrebbe indurci a riflessioni
politiche serie, prima del voto del 13 e 14 aprile
. Naturalmente, all’assessore
sfugge che uno dei candidati premier delle prossime elezioni è Stefano
Montanari
, lo studioso che, insieme alla moglie, ha scoperto le nanoparticelle,
elementi talmente piccoli da sfuggire ai filtri degli inceneritori e pronti per
essere assorbiti dal nostro organismo, che poi non li può smaltire perché il
metabolismo umano non riesce a eliminarli
. Queste nanoparticelle sono cancerogene.
 

 Sophora Japonica

 
 Tutti abbiamo il diritto di difendere le
nostre decisioni.
Le argomentazioni della Regione non sembrano molto
convincenti, ma la cosa peggiore non è questa. Per ben due volte in apertura del comunicato
(come si
è detto)
, e poi in chiusura, il Comitato Rifiuti Zero
è accusato di malafede
e dipinto come «terrorista» per avere (pensate un po’)
diffuso un «volantino diffamatorio» (!). Inutile domandarsi che cosa scriverebbe l’assessore se nella tranquilla Aosta dovesse mai volare un pomodoro!
 

 In conclusione c’è chi, come il Comitato
Rifiuti Zero con la menzogna e la cattiva informazione tende a non risolvere il
problema, con il fine di condurre la nostra Regione in situazioni di emergenza
rifiuti, proponendo soluzioni utopistiche e impraticabili, cercando, fra
l’altro, di spostare la discussione dal contesto tecnico e politico,
rappresentati dalla Giunta regionale e dal Consiglio regionale e che
responsabilmente hanno scelto e sceglieranno la migliore soluzione proponibile
per la Valle
d’Aosta, ad un contesto nel quale pochi soggetti attraverso un semplice
volantino diffamatorio suscitano apprensioni nell’opinione pubblica, con
l’intento di paralizzare ogni iniziativa risolutiva.

 E ancora:

 C’è chi ricorrendo al peggior ecoterrorismo
mira a lasciare alle generazioni future un territorio minato da una grande e
pericolosa discarica posta al centro di una area fortemente antropizzata. C’è
chi per ragioni elettoralistiche cerca di ottenere del consenso facendo leva
sulle giuste esigenze di salubrità ambientale, offrendo ai cittadini scenari di
inquinamento e insalubrità di moderni e sicuri metodi di smaltimento dei
rifiuti
[Anche qui i grassetti sono miei].

 
Alle questioni tecniche risponde bene il
contro-comunicato di Rifiuti Zero, che allego.
Per ora mi limito a chiedere a
chiunque sia giunto fin qui di scorrere velocemente il volantino incriminato e
dire, in tutta onestà, se lo ritiene «diffamatorio»
. Se la risposta sarà no,
immagino che il navigante potrà condividere la mia gioia nell’apprendere la
notizia buona
, che ho tenuto per ultima così da riacquistare un poco di
ottimismo: l’opposizione in Consiglio regionale è riuscita a far ritirare il
punto dell’ordine del giorno che prevedeva di votare la risoluzione di Giunta
sull’inceneritore
. Quindi tutto slitta a dopo le regionali del 23 maggio.
 

 Intanto, lo scorso fine settimana, sono
incominciati i volantinaggi.

 


 
 Per chi non fosse di queste parti, dirò che le
foto di questo articolo ritraggono uno scorcio del Palazzo regionale
e due
piante monumentali
(con relativi cartelli) che si trovano proprio accanto.
 

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