L’Oro di Sipakapa

 Sipakapa in lingua Maya significa lucertola. Mesi fa (ma i ritardi stanno diventando una costante di questo blog) ho assistito alla proiezione di un documentario (Sipakapa no se vende), seguito da dibattito, che si è tenuta all’Espace populaire di Aosta. Parlava di un piccolo paese di popolazione indigena Maya, Sipakapa, appunto. I sipakapensi sono solo 14.000 e, secondo l'Accademia Maya del Guatemala, sono tra le etnie umane a più alto rischio d'estinzione sul pianeta. Il problema principale di questa popolazione è l’oro: sulla loro terra hanno messo le mani le compagnie minerarie, nonostante le comunità locali si siano espresse contro lo sfruttamento. Su 13 villaggi, 11 hanno detto di no, uno si è astenuto e uno ha detto sì per tre soli voti. Una compagnia mineraria canadese, la Goldcorp, si è incaricata di estrarre il prezioso metallo. In un paio d'anni, l'acqua ha iniziato a scarseggiare e ora la poca rimasta è inquinata.
Tutti sanno che l'acqua è inquinata e tutti lo dicono, ma senza prove nessuno ti ascolta. Racconto questa storia parte ricorrendo ai miei appunti, parte all’articolo del relatore di quella serata, il naturalista italiano Flaviano Bianchini, attivista per i diritti umani e ricercatore ambientale, disponibile sul sito di Peacelink.
 Flaviano si è recato sul posto per cercare le famose prove. E dopo un anno è riuscito a presentarle: l'acqua della zona è effettivamente inquinata e la colpa è senz’alcun dubbio della miniera – lo studio tecnico è chiaro. Ma la compagnia, che aveva preteso che le accuse fossero provate, non si è premurata di fornire alcuna controperizia, preferendo ricorrere all’intimidazione.
 Le minacce sono iniziate il giorno dopo la presentazione dello studio. Il viceministro delle miniere in conferenza stampa ha accusato Flaviano di essere un falsario e minacciato di sporgere denuncia. Non potendo presentare prove a sostegno delle sue accuse, ha cercato di scoraggiare il naturalista italiano mettendolo sotto pressione.
 
 «Ogni giorno suona il telefono, numero segreto, voce lontana e avvisi più che espliciti. Sotto casa c'è sempre la stessa macchina con i vetri oscurati che se ne va appena entri o esci; la macchina ha un adesivo sul retro, per fartelo capire: siamo noi. Semplice. Ti rendono la vita impossibile. Fino a quando non cedi e lasci perdere, e vai a fare il classico e normale naturalista da laboratorio che passa la sua vita a studiare la riproduzione asessuata dei protozoi uniflagellati».
 
 Ma le conseguenze dell’estrazione dell’oro si sono rivelate devastanti per la popolazione sipakapense. Molti abitanti sono stati cacciati dai loro paesi, le loro abitazioni sono state bruciate. La mancanza di acqua è oggi un problema enorme. Oppure l'acqua c'è, ma non è utilizzabile perché inquinata.
 
 Alcuni ritratti di bambini delle comunità di El Porvenir e Nueva Palo Ralo, interessate dalla presenza delle miniere:
 
 Lucia ha cinque anni e vive d’aiuti umanitari.
 
 Luís è un ragazzo di tendopoli.
 
 Miguel trasporta l’acqua dal fiume a casa per aiutare la sua famiglia. Impiega tra le sette e le otto ore al giorno. Fino a due anni fa aveva l’acqua in casa.
 
 Maria soffre di atrofia midollare spinale di tipo 1: non può muovere i muscoli del suo corpo. Secondo la medicina, un bambino ha una possibilità su un milione di nascere con questa malattia. Nella comunità di Maria su 5.000 abitanti ci sono altri 5 casi (2.000 volte la media mondiale).
 

 Marcos ha la pelle coperta di macchie e di bolle. Piange continuamente e non riesce a dormire.
 
 Clarissa ha 4 anni ed è affetta da osteoartrite, una malattia dei vecchi. A El Porvenir, comunità di 4.000 abitanti, i bambini colpiti sono 43.
 
 A El Porvenir le malattie della pelle, strettamente relazionabili con l’arsenico presente nell’acqua, sono la terza causa d’ingresso in ospedale e rappresentano il 18% del totale, mentre a livello nazionale non rientrano nelle prime 20 e non superano l’1% delle malattie registrate.
 A Nueva Palo Ralo, costruita dopo che la vecchia comunità era stata distrutta per fare spazio alla miniera, la mortalità infantile si attesta al 30% e supera di 12 volte la media nazionale. Se si considerano soltanto i figli dei lavoratori della miniera, la cifra raggiunge un impressionante valore di 83%: in altre parole, su 10 bambini nati vivi, 8 muoiono prima di compiere un anno.
 
 Ogni giorno la miniera consuma quattro volte la quantità di acqua necessaria agli abitanti della zona (6.000.000 di litri d’acqua al giorno). La poca acqua rimasta è molto inquinata. Abbiamo a disposizione i dati relativi a un'altra miniera, quella di San Sebastian nel Salvador, chiusa vent'anni fa: l'acqua ha la stessa acidità di un limone, contiene una quantità di alluminio 1800 volte più elevata di quella consentita dalle leggi del Paese (e 18.000 volte quella prevista dagli standard europei). Il ferro supera il limite massimo consentito di 970 volte, il manganese di 586, il che favorisce l’insorgere di cancri e di mutazioni genetiche.
 Ma contro l’avidità di profitto delle multinazionali dell’oro (vedi articolo su Pascua Lama) è possibile agire. Il 7 luglio scorso è giunta la notizia che la Corte suprema di giustizia dell’Honduras ha multato la  compagnia mineraria Entre Mares per danni ambientali e alla salute, costringendola a chiudere la miniera di San Martin, nel Valle de Siria. Sette anni fa la miniera aveva iniziato a scavare la montagna Sierra del Cobre, alta allora 900 metri sul livello del mare, oggi appena 300! Un anno fa, gli studi condotti da Flaviano Bianchini e dal dottor Almendares avevano dimostrato che la miniera danneggiava seriamente e irreversibilmente la popolazione della zona. I dati raccolti fanno pensare a un vero e proprio genocidio, specie nelle comunità di El Porvenir e Nueva Palo Ralo (di cui s’è detto sopra).
 Un genocidio cui la sentenza della Corte suprema di giustizia mette ora fine.


 Flaviano Bianchini è tra i quindici candidati al Premio ambientalista 2007, indetto da Legambiente. Il vincitore sarà scelto tra i più votati sul sito La nuova ecologia.
 In un prossimo articolo tornerò ancora sulla questione delle conseguenze ambientali e sanitarie dell'estrazione dell'oro per fornire a chi fosse interessato i dati per contribuire all'acquisto di un depuratore per l'acqua inquinata dall'arsenico.
 Questo articolo è correlato idealmente a quello che parla dei giacimenti di Pascua Lama.

 

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