Sfogliando i quotidiani, mi soffermo sempre sulle lettere dei lettori. A volte scopro cose interessanti. Sul manifesto di ieri, ad esempio, ho trovato un appello al Parlamento europeo e al Ministero dell'ambiente italiano, affinché s'impegnino a modificare le disposizioni approvate dalla Commissione europea (prot. n. 501PC0813) "che negano la possibilità di commercializzare biodiesel puro (90% olio di colza, 10% alcol) per autotrazione nel territorio italiano senza che questo sia gravato da accisa". Giuseppe Valerio, autore della lettera, giudica "scandaloso prendere una decisione simile in un momento nel quale l'inquinamento è ormai causa conclamata della morte di migliaia di persone ogni anno e l'aumento della quota di anidride carbonica nell'aria è causa universalmente riconosciuta del disastro climatico. Sono molte oggi le aziende, i comuni, le associazioni, le cooperative che fanno stabilmente uso di biodiesel puro e che verranno costrette da questa disposizione insensata a tornare a bruciare carburanti fossili". Resto senza parole: è l'ennesima riprova del fatto che alle solenni dichiarazioni dei nostri governanti non seguono quasi mai i fatti. Come al solito, quel che interessa è il profitto. Sarebbe bene appurare, comunque, quali sono le motivazioni di un'Europa sempre meno patria dei diritti e sempre più trappola per gonzi. Mi riprometto di andare a cercare le disposizioni europee e di pubblicarle sul blog. Vorrei riuscire a capire il bisogno di Bruxelles di imporre norme su cui onestamente potrebbe lasciar decidere i singoli Stati… E' il caso dell'accisa sul biodisel, ma anche quello del prestito bibliotecario, che secondo le menti elette della Ue dovrebbe essere a pagamento. Non so, tutto ciò mi puzza un poco di liberismo becero: quello che alla spietatezza unisce l'assenza di una qualsiasi motivazione plausibile.
Sempre sul manifesto di ieri, una lettera di tono più allegro, nella quale Cecilia propone di esporre sui nostri balconi, accanto alle bandiere della pace, quelle di Emergency. "Quale migliore simbolo di pace, di contrarietà a ogni tipo di guerra, di uguaglianza e solidarietà?", si domanda. "Facciamo sentire al «nostro governo» che Emergency non sta lottando da sola".