Qualche giorno dopo: siamo inciampati noi… + Una domanda per il navigante

Cadde, risorse e poi si vedrà. E come al solito ai posteri l'ardua sentenza. Anche se forse qualche paroletta potremmo dirla pure noi, che tanto posteri non siamo…

Se, com'era logico aspettarsi, il capo dello Stato doveva confermare in sella Prodi, meno automatica era la brusca sterzata di manubrio da parte del capo dell'esecutivo, che ha chiuso alle frange estremiste e radicali della sua coalizione (ree di aver votato una sofferta fiducia al suo governo). Tutto ciò in barba al fatto che anche loro, i teppisti, qualcuno li aveva votati.

il dodecalogo prodiano (12 comandamenti, dettatigli in sogno, probabilmente, dal cardinal Ruini mentre faceva la siesta) mette definitivamente a tacere le speranze di quelli che avevano creduto alla possibilità di un governo diverso, magari un po' più attento allo Stato sociale, ai diritti civili e all'ambiente, un po' meno desideroso di guerre… Tutte qua le pretese della terribile sinistra radicale estremista. Ma non tutti possono essere illuminati dal cielo e aderire al programma moderato: guerra permanente e liberismo dalla faccia gentile (i sorrisi della pubblicità – a proposito oggi comincia Sanremo! Laughing).

Però sarebbe ingiusto negare la realtà: il nuovo, dopotutto, avanza. Neppure con Berlusconi, infatti, la sudditanza alla Chiesa era così totale. Neppure col Cavaliere si respirava in giro quest'enorme desiderio di un grande centro. E questa è una novità.

C'entro anch'io!, diceva quello. Tongue out

Vieni, vieni!, gli rispondeva quell'altro. Che poi ci mettiamo d'accordo. Money mouth

Dopo il corteo di Roma, dopo la manifestazione di Vicenza, la politica stenta ancora a capire quanto  è diventato grande, ormai, il divario che la separa dal Paese…

DOMANDA AL NAVIGANTE:

E tu che ne pensi? Perché nei giorni successivi al finto inciampo di Prodi ho letto un sacco di lettere di compagni di Rifondazione e altra sinistra varia, tutti incazzati con Turigliatto e timorosi del ritorno del Berlusca… Ma se da Prodi dobbiamo sopportare di tutto per evitare il ritorno del miliardario ridens, che in effetti nessuno auspicherebbe, allora come costruire una possibile alternativa? Mi piacerebbe, in questo spazio, scambiare qualche commento in proposito, in maniera più o meno scherzosa. Io, ad esempio,credo molto nei movimenti. Altre idee? 

Questa voce è stata pubblicata in Politica. Contrassegna il permalink.

4 risposte a Qualche giorno dopo: siamo inciampati noi… + Una domanda per il navigante

  1. Bonz scrive:

    Dopo Vicenza sicuramente i movimenti hanno acquisito molti simpatizzanti (soprattutto gente delusa dal centro-sinistra), ma dubito molto nella loro (nostra) capacità di cambiare nel breve tempo la “direzione” della politica (in parole spicce non impediremo la TAV o la nuova base di Vicenza); ho molta più fiducia nella capacità dei movimenti di smuovere le coscienze delle persone nel lungo periodo (parlo di decine di anni).
    E’ per questo che io non mi sento per niente rappresentato da Prodi, ma se per esempio domani si votasse opterei per il male minore (a proposito, Pd vuol dire partito democratico o partito democristiano?) in quanto cosa può fare un movimento oltre a manifestare se nessun governo poi lo ascolta?

  2. Mario scrive:

    Sono d’accordo con te (soprattutto sul Pd); comunque è importante che si formi una coscienza sociale nuova, consapevole di quello che sta accadendo. Quando leggo certe notizie mi sembrano così spudoratamente assurde che a volte penso di essere pazzo io. Come ad esempio il fatto che gli Usa hanno rifiutato di firmare il trattato per fermare le cluster bomb… Per me l’attività dei movimenti è importante, soprattutto perché l’alternativa è il disimpegno e una cosa pubblica sempre più cosa altrui.

  3. evidenziatore scrive:

    non voglio essere provocatorio (non è assolutamente mia intenzione)il dubbio che ho è quello che forse bisognerebbe fare un piccolo sforzo pragmatico, vogliamo che governino? (rammentiamoci l’alternativa), allora abbandoniamo un attimo il massimalismo e passo dopo passo (VIGILMENTE)iniziamo a risolvere qualcosina.
    Pensiamoci, va a finire che altrimenti ci resta da organizzare la festa dei fiori passiti, la sagra del ballo popolare, la lettura delle paturnie notturne….
    Governare è una sporca cosa, facciamola iniziando a pulire i governanti, soprattutto i nostri.

  4. Mario scrive:

    Bè, guarda che io sono d’accordo sul pragmatismo… Siccome non potrei mai governare un Paese e quindi delego qualcun altro, devo accettare sia che faccia qualcosa di sporco, sia che proponga cose diverse dalle mie. Quello che non posso accettare è che faccia il contrario di quello che promette. E soprattutto non credo a Prodi, non ho fiducia nelle sue intenzioni, altrimenti accetterei tranquillamente una politica dei piccoli passi, perché ammetto che non si può avere tutto subito. Ma quando dici che possiamo cominciare iniziando a pulire i governanti, soprattutto i nostri, bè, siamo d’accordo: penso che sia proprio quello il senso dei movimenti. Per me i movimenti possono dare un segnale (come a Vicenza), e anche creare la giusta piattaforma per un approccio alla politica meno distante dal Paese.

I commenti sono chiusi.