Il caso è di quelli che lasciano senza parole: com’è possibile che non ci sia nessuna istituzione disposta ad aiutare una persona in pericolo di vita? Tanto più che un poco di speranza si potrebbe intravedere, attraverso il ricovero in un centro specializzato (ma molto costoso) di Dallas, negli Stati Uniti.
È il caso di Rossella Madonia, una ragazza siciliana di 34 anni che soffre di gravissimi problemi immunologici sviluppati in seguito a un vaccino anti-influenzale che ha scatenato una serie di allergie alimentari, respiratorie e da contatto che l’hanno costretta in una stanza di casa sua, il più possibile sterile, senza poter più avere alcun contatto fisico, neppure con i suoi genitori.
Mi limito a copincollare la presentazione che Rossella fa di sé nel gruppo e nella pagina Facebook che racconta il suo caso e promuove una raccolta di fondi per permetterle di recarsi negli Usa e seguire la terapia necessaria a salvarle la vita. I soldi che servono sono tantissimi, circa 120mila euro – una fesseria, se paragonati a tante spese imbecilli che non vanno a vantaggio di nessuno. In fondo alla lettera di presentazione c’è anche l’IBAN per effettuare un versamento, «in caso poteste».
Quello che posso aggiungere è che (purtroppo) non si tratta di una bufala, e che tutto ciò che farete per Rossella sarà a vantaggio di una persona in carne e ossa. Della vicenda si sono già occupate alcune radio e reti televisive, oltre al quotidiano «Repubblica», che ha pubblicato un servizio online. Io linko questa edizione del Tg3 della Sicilia, che parla di Rossella dal minuto 11.05. Ne parla brevemente, ma con accenti, e immagini, che mi hanno commosso.
Per chi non potesse contribuire neanche con una piccola somma, l’invito è a seguire e condividere nei social network il gruppo e la pagina dedicati alla vicenda, e a firmare la petizione online rivolta al ministro alla Sanità e al presidente e all’assessore alla Sanità della Regione Sicilia.
>>> Iscriviti al gruppo Facebook Anche noi con Rossella (tutti insieme per salvare una vita).
>>> Vai alla pagina Facebook Anche noi con Rossella (tutti insieme per salvare una vita).
>>> Firma la petizione online.
La lettera di Rossella (segue la versione inglese)
Mi chiamo Rossella Madonia, sono nata il 5 Giugno 1981 a Palermo, sono laureata in Fisica. Ho vissuto un’infanzia serena, sempre curiosa e con la testa rivolta all’insù al cielo, l’infinitamente grande e verso ciò che non possiamo vedere, l’infinitamente piccolo.
Fin da bambina ho sempre amato stare circondata dalla natura. Mi addormentavo spesso in campagna accanto a papà odorando il profumo della terra e guardando le stelle mentre lui mi faceva conoscere le costellazioni.
Ho amato per tutta la vita circondarmi di animali, amici fedeli e sempre instancabili e presenti.
Ho amato praticare sport e per molti anni c’è stato solo il Taekwondo nel mio cuore.
Nel 2010 stavo sviluppando un progetto di tesi in Svizzera, in collaborazione con l’Università di Palermo, all’interno del progetto PEBS: un periodo molto positivo di concretizzazione di sogni e degli studi effettuati.
Il mio stato di salute era normale.
Nel Novembre 2010 effettuai un vaccino anti-influenzale e nell’arco di due settimane sviluppai una serie di allergie alimentari (in principal modo all’LTP una molecola che si trova in tutta la frutta, verdura e cereali), respiratorie (presentando da subito asma) e da contatto (mi gonfiavano le mani al contatto con le cose giornaliere, per esempio la carta, indispensabile per la vita di ogni studioso).
Negli anni la situazione è peggiorata, siamo stati nei più famosi centri per le allergie, Idi, Gemelli, Columbus dove hanno dovuto ricoverarmi per la perdita di 20kg: sono arrivata a pesare 40kg, visto che l’unica fonte di alimentazione erano solo pollo e patate, anche a colazione, e avevo oltretutto smesso di digerire.
Al momento presento gravissimi problemi immunologici, il mio sistema immunitario si rivolta repentinamente contro le più piccole dosi di allergeni ed ha sviluppato una componente autoimmune.
Da due anni presento un’endometriosi profonda che mi procura dolori lancinanti e per la quale dovrei essere operata ma le mie condizioni allergologiche lo impediscono.
Ho una forma di asma allergico complicato dall’impossibilità di non poter utilizzare molte medicine.
Negli anni ho acquisito gravi problemi a carico dell’ apparato gastro-intestinale, nella coagulazione del sangue, pesanti complicazioni derivanti da una sindrome immunoneuroendocrina ambientale.
Ho provato a fare i vaccini desensibilizzanti, anche diluiti, di ogni tipo ma dopo pochi giorni le mie condizioni si sono aggravate ed ho dovuto sospenderli.
Negli anni ho più volte avuto angioedemi e shock anafilattici ma da aprile, al presentarsi della Primavera, il mio corpo ha reagito violentamente e ho cominciato a presentare quotidianamente angioedemi alla bocca, alla gola, la laringe e faringe, di tipo istaminergico (le vie respiratorie si gonfiano non solo al contatto con allergeni alimentari ma anche respirando piccolissime quantità di quelli inalatori, come le polveri, pollini, muffe, peli di animali…) che non è stato possibile tenere sotto controllo con le medicine. Questo mi ha costretta all’isolamento totale forzato in una stanza accuratamente pulita all’interno di casa mia, evitando per quanto fosse possibile i contatti che potessero espormi ad allergeni.
Questo mi ha portato ad una continua lotta per la vita, all’impossibilità nell’alimentarmi (sia per le reazioni allergiche sia per l’impossibilità fisica data dal gonfiore della glottide) e alla perdita repentina di peso, nuovamente 15kg.
Sopravvivere è stato quasi impossibile: ogni mattina mi svegliavo già terrorizzata perché non riuscivo a respirare a causa degli angioedemi e trascorrevo tutta la giornata morendo di fame arrivando a sera disperata, insieme ai miei genitori, perché avevo già preso la dose massima di medicine consentite, che non riuscivano a gestire il problema, e non c’era nient’altro da fare che sperare di arrivare al giorno successivo.
È stata una vera e propria forma di tortura insopportabile e per una decina di giorni, a causa dell’aggravamento delle condizioni fisiche generali, non ho avuto più le forze per continuare a lottare: se sono ancora viva è perché mi sono aggrappata all’amore dei miei genitori e al fatto che loro non si siano mai rassegnati a perdermi.
Non ho avuto aiuti dalla Sanità, non mi è stata somministrata nessuna flebo per un supporto alimentare, non ho avuto nessun accesso ad alcun day-hospital e mi è stato detto chiaramente che non c’è una terapia. In questi mesi ho avuto un’infezione all’orecchio che poteva portarmi alla meningite e nessun presidio ospedaliero si è preso la responsabilità di somministrarmi l’antibiotico per paura di avere noie burocratiche se fossero insorte gravi reazioni allergiche.
La mia situazione è insostenibile, non è rimasto niente che possa essere definito come “vita”: ho perso tutto, sogni, lavoro e da pochissimo, dopo 7 anni insieme, anche il fidanzato.
I pochi veri amici che mi sono rimasti non possono venire a trovarmi, i miei familiari non possono neanche abbracciare per consolarmi.
La mia famiglia è devastata, da tutti i punti di vista, perché siamo stati lasciati da soli.
I miei genitori hanno vissuto questa situazione pesantissima dal punto di vista psicologico, fisico: hanno pianto, si sono disperati e hanno dovuto dissanguarsi economicamente per far fronte a tutte le spese che potessero tenermi in vita o placare i miei dolori fisici.
Da un anno sappiamo che esiste un centro di alta specializzazione in America, “Environmental Health Center di Dallas”, capace di effettuare terapie desensibilizzanti personalizzate, l’unico centro che effettua vaccini alimentari, ed anche una terapia di autotrapianto dei globuli bianchi.
Lo scorso anno, prima di avere questa complicazione così grave, chiesi all’assemblea alla salute dell’Ars di mandarmi in questo centro per evitare peggioramenti in modo da essere ancora recuperabile. Al tempo le mie cure consistevano solo nell’impostare il vaccino e, nella peggiore delle ipotesi, nella necessità di un periodo di degenza di un mese e mezzo; le spese complessive non avrebbero superato i 50000 euro.
Mi fu risposto di no. Se mi avessero detto anche solo di fare a metà per le spese, sarebbe stato molto più facile per me recuperare fondi per circa 20000 euro e adesso io non sarei qui in queste condizioni estreme in cui mi sono dovuta aggrappare alla forza della mia famiglia per restare in vita ed ho perso completamente tutto.
A causa del mio aggravamento non si ha una stima del periodo che dovrò trascorrere al centro: tutto dipende dal tempo che occorrerà al mio organismo, sottoposto ai trattamenti, affinché non sia più in pericolo di vita e recuperi un minimo di tolleranza.
Si pensa ad un periodo di almeno sei mesi, se non superiore, ed i costi sono elevatissimi.
Ormai mi resta un solo mese di vita qui in Italia, prima che arrivino i pollini e la prossima primavera. Non c’è nessuna possibilità che io riesca a superarla visto la drammaticità della mia situazione attuale.
Vi prego di prendere a cuore il mio problema e di aiutarmi ad affrontare questo viaggio perché non voglio morire ed a lungo io e la mia famiglia siamo stati ignorati.
Qualsiasi contributo, seppur piccolo, può fare la differenza per la mia vita.
Vi prego di diffondere questo messaggio il più possibile.
Potete trovare me, la mia famiglia e tutti gli angeli che mi stanno accanto “solo” sul gruppo facebook:
Anche Noi Con Rossella (tutti insieme per salvare una vita)
E sulla pagina facebook:
Anche Noi Con Rossella tutti insieme per salvare una vita
In caso poteste fare una donazione a:
Rossella Madonia
Codice Iban
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Postepay intestato a mia madre:
CANALE ANNA
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5333 1710 1526 9299
mail per il Paypal intestata a mio padre:
mado.dom@inwind.it
Vi ringrazio tutti dal profondo del cuore
Rossella
English translation:
My name is Rossella Madonia, I am Italian, I was born June 5, 1981 in Palermo, I graduated in Physics. I lived a happy childhood, Continua a leggere→