Pubblico volentieri questo appello delle Ong italiane all’Unione europea in aiuto a Gaza, vittima oggi – dopo i bombardamenti del dicembre e gennaio scorsi che hanno ucciso indiscriminatamente più di 1400 esseri umani – dell’embargo israeliano che impedisce la ricostruzione (20mila le abitazioni distrutte e mai ricostruite per mancanza di materiali) e persino l’accesso nella Striscia della quantità di aiuti umanitari necessaria a garantire la vita di un milione e mezzo di persone.
Come si vive a Gaza è documentato da alcune immagini della Croce rossa (lo dico anche per quelle persone che di solito storcono il naso e parlano di «propaganda anti-israeliana», se non addirittura di antisemitismo, quando si cerca di denunciare il massacro). Le trovate nel blog LogicoKaos, pubblicate da Audrey. In Gran Bretagna sono state messe online sul sito della BBC; non mi risulta che in Italia la Rai abbia fatto altrettanto.
APPELLO
DOPO PIOMBO FUSO GAZA MUORE DI SETE E MALATTIE
Le Organizzazioni non governative italiane impegnate nella promozione e nella tutela dei diritti del popolo palestinese rilanciano l’appello promosso dalle organizzazioni umanitarie tra cui Oxfam International, Care West Bank and Gaza, War Child Holland e Medical Aid for Palestinians UK, in cui si chiede alla comunità internazionale, e all’Unione europea, di compiere più sforzi per rispondere concretamente ai bisogni della popolazione di Gaza colpita dall’ultima offensiva militare israeliana. A sei mesi dalla fine dell’attacco militare israeliano, a Gaza centinaia di migliaia di persone non hanno ancora una casa né accesso all’acqua potabile. Continua a leggere
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