
Ricevo e volentieri pubblico questa lettera aperta di Contramianto e altri rischi Onlus, che giunge da Taranto, una delle realtà d’Italia che maggiormente subisce, in termini di malattie e decessi, le conseguenze di un modello di sviluppo criminale, nel quale l’egoismo di pochi si trasforma in occasione di sofferenza fisica e morale, nonché di dipendenza economica, per molti.
Incidenza degli inquinanti industriali e conseguenze sulla salute della popolazione di Taranto e dell’area jonica
Lettera aperta
A Regione Puglia, Provincia di Taranto, Comune di Taranto, Comune di Statte, ARPA, ASL Taranto
La situazione della città di Taranto e del territorio jonico per la contemporanea presenza di numerosi insediamenti industriali con emissioni inquinanti ha determinato negli anni gravi effetti sulla salute della popolazione con aumenti di patologie e conseguenti crescite dei livelli di morbilità e mortalità.
Tale situazione è oggettiva e desumibile dagli studi scientifici e dagli atti pubblici degli organi sanitari a livello locale, nazionale e mondiale.
Le numerose inchieste avviate dalla Procura e quelle ancora in corso come le azioni giudiziarie stanno e cercheranno di chiarire eventuali responsabilità e responsabili.
In tutta questa vicenda rimane di certo che migliaia di lavoratori e cittadini per colpe non loro patiscono il dramma della malattia e la tragedia della morte, mentre rimane in capo agli organi istituzionali la responsabilità di controllare, garantire e tutelare la salute della popolazione come previsto dalla Costituzione e dalle leggi dello Stato. Riteniamo pertanto al momento prioritario conoscere quali interventi gli organi istituzionali intendano adottare per ridurre/eliminare gli effetti degli inquinanti e salvaguardare la cittadinanza dalla sinergica azione di tali sostanze e contestualmente quali interventi di sanità pubblica siano programmati a garanzia della salute della cittadinanza anche in relazione agli obblighi previsti dalla L.833/78 nei confronti del sindaco nel caso di situazioni di emergenza sanitaria. Continua a leggere