L’epifania

Uno schizzo praticamente illegibile. Mero pro-memoria.

Oggi che cade di venerdì
– oh caso memorabile! –
non porta via le feste, l’Epifania,
non tutte, almeno:
ci resta il fine settimana,
e i più faranno ponte,
e i ponti fanno ombra,
e dan riparo ai senza-casa;
i senza casa offrono una visione
diversa del mondo;
nel libro «Cecità» di Saramago
il non-vedere è un bianco luminoso
ma non una visione diversa
del mondo, piuttosto una non-visione;
e io non ho mai visto,
sotto i ponti del mondo,
i senza-casa con in mano Saramago,
né «Cecità» né altro.

Così poggiano i ponti sul saldo della riva.

Io non richiedo il saldo del mio conto
corrente, corrente come il fiume,
un passo oltre la sponda
– quant’è vicino il ponte, a ben pensarci! –
e tu ci pensi bene a che comporti
tutta quell’acqua in movimento?
C’è troppo poco fiume
nelle città del sud d’Italia,
come se il monopolio si fosse radicato
nelle contrade su, dove la pioggia
ha la pazienza necessaria
per alimentare sorgenti.

[Mario Badino, 5 gennaio 2017]

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