Il 15 e 16 settembre a Cogne (Aosta) si svolgerà la prima “Festa Indipendentista” voluta dall’europarlamentare leghista Mario Borghezio e dedicata, secondo le parole del suo promotore, a quei popoli “senza Stato” «che si sentono padroni a casa propria».
Chi siano gli invitati, di preciso, non lo so, ma credo che i carabinieri si stiano informando, perché in fondo un po’ di prudenza non guasta. Di certo anche l’Arma conosce il vecchio detto: «Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei» e se gli amici di Borghezio sono come lui, io tanto tranquillo non mi sento.
Dei rapporti dell’europarlamentare leghista con gruppi di estrema destra in Europa ho già detto QUI.
A più riprese ho inviato per e-mail 7 domande ai media locali per chiedere al comune di Cogne e alle forze politiche invitate alla festa di Borghezio di prendere posizione sul personaggio e sulle sue “imprese”. Al momento attuale, non mi sembra che sia stata pubblicata, perciò lo faccio io qui di seguito pregandovi è stata pubblicata soltanto dal giornale online AostaSera perciò vi prego, se condividete quanto dico, di contattare anche voi gli altri media della Valle d’Aosta, perché una richiesta condivisa ha più probabilità di essere ascoltata. Vi lascio il testo e, subito dopo, alcuni indirizzi:
«Come cittadino, ho alcune domande da porre a quelle forze politiche della Valle d’Aosta che intendono partecipare alla Festa Indipendentista promossa da Mario Borghezio, eurodeputato della Lega Nord. Le stesse domande rivolgo al comune di Cogne, che ha concesso l’uso di una sala per lo svolgimento dell’iniziativa.
1) Siete a conoscenza del fatto che in gioventù Borghezio militava nell’estrema destra eversiva?
2) Siete a conoscenza dei toni anti islamici usati nei suoi comizi?
3) Siete a conoscenza del fatto che nel 1993 è stato condannato a una multa per violenza privata su un minore per aver trattenuto per un braccio un ambulante dodicenne per consegnarlo ai carabinieri?
4) Siete a conoscenza del fatto che nel 2005 è stato condannato in via definitiva come responsabile, con altri sette leghisti, dell’incendio dei pagliericci di alcuni immigrati che dormivano sotto un ponte a Torino?
5) Siete a conoscenza delle sue dichiarazioni del 2011 in difesa del generale serbo Ratko Mladić, accusato di genocidio e presunto responsabile del massacro di Srebrenica in cui persero la vita oltre 8.000 civili?
6) Siete a conoscenza delle sue dichiarazioni del 2011, a pochi giorni di distanza dagli attentati in Norvegia, in difesa delle idee di Breivik, autore di quegli attentati?
7) Siete a conoscenza, infine, del video (http://youtu.be/TuqJD0LsrXw) che lo ritrae nell’atto di ammaestrare i fascisti francesi, consigliando loro di “sdoganarsi” come movimento territoriale?
Mi auguro che queste domande possano costituire lo spunto per un ripensamento circa la partecipazione di alcune forze politiche regionali alla Festa Indipendentista o, quando ciò non avvenisse, un’occasione di chiarezza per l’elettorato valdostano».
Proviamo a mandarla tutt* e vediamo se la pubblica qualcun altro. Ricordatevi però di aggiungere il vostro nome e cognome, la città e un recapito telefonico, altrimenti l’e-mail non sarà presa in considerazione. Indirizzi utili: La Stampa Valle d’Aosta: aosta[at]lastampa.it; Il Corsivo: il-corsivo[at]il-corsivo.it; La Vallée Notizie: info[at]lavalleenotizie.com; Gazzetta Matin: segreteria[at]gazzettamatin.com o indirizzo direttore: l.mercanti[at]gazzettamatin.com; Rai Valle d’Aosta: srao[at]rai.it; AostaOggi: redazione[at]aostaoggi.it.
Sulla sua pagina Facebook, intanto, il comune di Cogne ha giustificato la concessione della sala a Borghezio citando la Costituzione italiana che, all’articolo 17, afferma il diritto di riunione di tutti i cittadini «pacificamente e senz’armi».«Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica».
Tutto vero, per carità. Trovo però che concedere uno spazio comunale sia cosa diversa dal vietare una «riunione» pubblica. Naturalmente capisco che un’amministrazione possa trovarsi in imbarazzo di fronte all’eventualità di respingere una richiesta che viene da una forza politica nazionale, ma ogni tanto un poco di coraggio ci vorrebbe, e io non credo – sarà un problema mio – alle proteste di chi cita quell’altro articolo della Costituzione, il 21, che garantisce la libertà di esprimere le proprie idee, magari affermando che non sarebbe democratico non permettere lo svolgimento della festa.
Ma qui sotto ripubblico il video che vede Borghezio intento a insegnare ai neofascisti francesi come infiltrarsi nelle istituzioni spacciandosi per «movimento territoriale» e in realtà «rimanendo se stessi». Altri video – la rete ne è piena – mostrano il politico leghista intento a “parlare” a modo suo di immigrati, islam, omosessuali: è difendere la libertà di espressione di Borghezio permettergli di diffondere l’odio contro categorie sociali oggi così spesso aggredite? La democrazia è permettere che certe idee circolino impunemente, che chi le professa sia eletto alle cariche pubbliche nel momento stesso in cui sta calpestando il dettato costituzionale?
Ma anche per chi proprio non se la sente di vietare, c’è poi la possibilità di intervenire in altro modo. In questi giorni non mi trovo a Cogne ma, salvo qualche invito di singoli a ignorare la manifestazione o a ridere del personaggio, non credo che il comune stia invitando la popolazione a valutare attentamente se partecipare – ad esempio – alla fiaccolata «in stile celtico» che si prepara per sabato. Non credo che tutti sappiano con chi hanno a che fare e, anzi, è probabile che quello di questo fine settimana si traduca in un momento di festa paesana, magari con la partecipazione di persone che, di loro, neppure voterebbero Lega e tanto meno si definirebbero fasciste.
>>> La vignetta che ritrae Borghezio in veste da puffo è di Ronnie Bonomelli ed è riproducibile liberamente secondo quanto previsto dalla licenza Creative Commons 3.0.
mail inviate e appello diffuso, spero che i media raccolgano l’invito.
Grazie!