Sono stato qualche giorno in Francia, così non so se qualcuno si è accorto o no (immagino di sì, sarà sulla bocca di tutti, ma non ho informazioni in proposito) che il ritornello di «Italia amore mio», la canzone presentata a Sanremo da Emanuele Cicisberto di Savoia (sbaglio sempre il nome, credo sia Filiberto, non Cicisberto) è un piccolo plagio da «Somewhere over the rainbow», solo che «Somewhere over the rainbow» è una canzone, mentre onestamente non saprei classificare «Italia amore mio». Retorica? Réclame? Cito solo due versi cantati da Pupo, dedicati al giovine erede di casa Savoia: «Tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente / ma non ti sei mai paragonato a chi ha sofferto veramente». Noblesse oblige.
Per il resto, mi piacerebbe sapere quanti soldi del contribuente sono stati spesi per avere a Sanremo nella stessa serata Jennifer Lopez e i Tokio Hotel. Mi piacerebbe anche sapere quanti soldi del contribuente sono stati spesi per avere sul palco dell’Ariston (momento del tutto slegato dal contesto della "gara") il coreografo e i ballerini di Michael Jackson, impegnati – a quanto pare – in una specie di tour postumo.
Ma, poiché anche queste domande esprimono retorica, saluto il 60° Festival di Sanremo e torno a occuparmi di cose più serie.
Le foto di questo articolo sono mie. Dipendono dal fatto che in Francia pioveva, così abbiamo varcato il confine in macchina e fatto un giro per Sanremo. Potete anche non crederci, ma il Festival non c’entra.
Mi sembra sia giunto il momento di urlare che gli italiani siano degli idioti patentati…
http://cavecanemenonsolo.blogspot.com/…mesi.html
Urliamo pure…