Purtroppo la notizia pubblicata qui sotto, ripresa da www.ilmediterraneo.it, non sembra trovare conferma. Sembra che la carovana Viva Palestina sia ancora ferma in Egitto e che alcuni membri della spedizione abbiano iniziato uno sciopero della fame per protestare contro il divieto di accedere alla Striscia di Gaza imposto dal governo egiziano.
Aggiornerò il blog non appena avrò notizie più precise.
La carovana Viva Palestina è riuscita a raggiungere la Striscia di Gaza ieri, 27 dicembre, rompendo così l’embargo israeliano che da 3 anni costringe un milione e mezzo di persone in uno spazio di 44 chilometri quadrati, senza poter ricevere altro se non i pochi aiuti internazionali che Israele lascia passare, o i beni che filtrano clandestinamente tramite i tunnel (anche armi, è chiaro, ma insieme a queste tutti i generi di prima necessità).
La carovana trasportava centinaia di tonnellate di aiuti, ma il suo arrivo nella Striscia costituisce un evento dalla portata simbolica enorme, perché permette alla popolazione di Gaza, colpita giusto un anno fa dai bombardamenti dell’operazione «Piombo Fuso» (ma gli ultimi 6 palestinesi uccisi risalgono all’altro ieri, 26 dicembre: 3 a Gaza e 3 in Cisgiordania) e tenuta prigioniera entro confini stabiliti da Israele, di sentire l’abbraccio e la presenza di una comunità internazionale spesso troppo impegnata a blandire la sedicente «unica democrazia del Medioriente» per riconoscerne e condannarne i crimini.
I buoni uffici del parlamentare inglese George Galloway, organizzatore della carovana, hanno fatto il "miracolo" permettendo l’apertura del valico di Rafah, anche se fino a ieri l’Egitto sembrava intenzionato a bloccare Viva Palestina.
Più difficile appare la situazione della Gaza Freedom March (1400 attivisti provenienti da 43 nazioni), che il governo del Cairo non vuole lasciar passare a causa delle pressioni israeliane e statunitensi. Per essere aggiornati sulla marcia è possibile seguire il diario tenuto da Michele Giorgio, inviato del manifesto, nel programma radiofonico online Scirocco.
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la notizia che la caravona fosse riuscita a rompere l’assedio di Gaza,l’avevo letta sul link riportato nel mio blog.Non ho trovato conferma nè su Haaretz nè su altri siti . Arabmonitor riporta quanto segue
Amman, 28 dicembre – Stando a un portavoce del convoglio Viva Palestina, i 250 automezzi con tonnellate di aiuti umanitari a bordo, a cui l’Egitto ha impedito di attraversare il Mar Rosso, partendo da Aqaba, per raggiungere la striscia di Gaza, ora si dirigerà verso il porto siriano di Latakia, sul Mediterraneo, da dove conta di imbarcarsi alla volta del porto egiziano di el Arish e da qui raggiungere il territorio palestinese assediato da Israele e dal regime egiziano.
http://www.arabmonitor.info/…s=29299&lang=it
Mi scuso con te per la notizia riportata nel mio blog “imprecisa”
Anzi, sei sempre molto precisa; uno degli aspetti che mi innervosiscono di più, quando si parla di Medioriente, è la completa assenza di chi l’informazione dovrebbe farla per lavoro (i media): certo, se uno cercasse notizie di queste iniziative in televisione non saprebbe mai niente… Persino controllare le informazioni su internet a volte diventa difficile…