Lunedì sera alle 21.15 all’espace populaire di Aosta incontro con Vittorio Arrigoni, attivista dell’International Solidarity Movement (ISM) presente a Gaza durante i bombardamenti dell’operazione «Piombo Fuso». Vittorio ha portato il suo aiuto alla popolazione di Gaza, sepolta dalle bombe e strozzata dall’embargo, facendo da testimone e da scudo contro le azioni dell’aviazione militare israeliana, attraverso la sua presenza sulle ambulanze della Mezzaluna Rossa e scortando i pescherecci palestinesi in mare aperto, i contadini palestinesi nei campi. Con la sua voce, la sua persona e gli articoli che da Gaza hanno raggiunto l’occidente, attraverso il blog Guerrilla Radio e il quotidiano il manifesto, attraverso il libro «Gaza. Restiamo Umani» (ed. manifestolibri, prezzo 7 €, parte dei quali in aiuto dei bambini di Gaza), Vittorio ha raccontato la tragedia di più di 1400 esseri umani uccisi dalle bombe, e di una moltitudine di persone vittime dell’embargo. Per la sua presenza di scomodo testimone, Vittorio è stato più volte minacciato di morte. Ripubblico il post che segue, tratto dal blog di Vittorio, perché credo sia fondamentale non lasciare solo chi lotta per un ideale, accettando le conseguenze delle proprie scelte, fino alla minaccia di morte.
Umano, Vivo o Morto
di Vittorio Arrigoni
Il mio spasimante sionista preferito è tornato a farsi vivo nell’invocarmi morto:
http://www.israelnationalnews.com
La minaccia di morte è subdola, perché erode nell’inconscio.
Scava ogni giorno più in profondità la buca del terrore nella sindrome di essere bersagli bipedi a spasso su di un tiro a segno gratuito.
Si possono fare spallucce e convincere e convincersi che si tratta di millantatori in cerca di fama e affamati di visibilità (e circa questi terroristi non c’è da scherzare, vi assicuro, non agiscono solo a parole, abbiamo acquisito le nostre informazioni), esteriormente disinteressarsi nel leggere il proprio nome di fianco ad una taglia come accadeva ai tempi del Far West, ma dentro qualcosa si mobilita in nevrosi, insonnia, fame di sostanze stordenti.
Soprattutto, per uomini e donne che sono disposti a sacrificare la propria vita per un ideale elevato come libertà e giustizia, l’ombra lugubre della minaccia di morte colpisce e affonda quando avvolge i familiari e e le persone amate, per i quali non si può scegliere né chiedere tale sacrificio.
L’immagine di questo articolo è tratta dal blog Guerrilla Radio.
Lunedì 14 tutt* all’espace populaire di Aosta per incontrare Vittorio Arrigoni.