Accade in Italia, la «Repubblica democratica, ecc».
[Da Facebook]
Nella notte tra il 9 e il 10 settembre è successo ancora. Il tentativo di avvicinamento a quella recinzione posta ILLEGALMENTE per chiudere in un fortino le forze dell’ordine che dal 27 giugno stanno occupando Chiomonte è finito in una nube di lacrimogeni e un massiccio utilizzo di idranti sui manifestanti. Tra loro due ragazze, prese durante una sporadica incursione degli agenti fuori dalle reti, una delle quali portava nello zaino pericolosissime armi: garze, ghiaccio secco, disinfettanti. Perché Nina (che nel tempo libero presta la sua opera come volontaria nel primo soccorso) non manca mai di dare il suo prezioso aiuto ai manifestanti che vengono feriti, sempre più spesso, da lacrimogeni SPARATI AD ALTEZZA UOMO. Per questo Nina c’era anche ieri sera e, ancora una volta, era proprio vicina al fuoco “nemico”, perché chi viene colpito da distanza ravvicinata rischia le ferite più gravi e necessita di un soccorso immediato.
Nina è stata presa in una nube di gas dei lacrimogeni, è stata portata all’interno del fortino e poi trasferita al carcere di Torino e con lei una compagna, Marianna. Lunedì mattina saranno processate per direttissima, accusate di “resistenza aggravata” e lesioni a pubblico ufficiale, ed è importante e vitale che facciamo sentire a queste straordinarie donne la nostra vicinanza, la nostra gratitudine e tutta la nostra solidarietà.
Presidio a TORINO in Piazza Castello, lunedì 12 settembre, alle ore 18. Partecipiamo numerosi!