Ah, se la vita fosse un fumetto di Walt Disney!
Silvio Berlusconi sarebbe un uomo (o un papero) ricchissimo ma, in fin dei conti, con un cuore d’oro. Di fronte alla necessità di trovare 45,5 miliardi di euro
45,5 MILIARDI!!!
per evitare il fallimento prossimo venturo del Paese, si riunirebbe con gli amici del Club dei Miliardari e tutti insieme, mostrando grande senso di «responsabilità» (così sono definiti certi atteggiamenti, nella lontana Paperopoli), metterebbero mano al portafogli, azzerando in un attimo il debito dello Stato, e senza neppure aspettare il 2013.
Che bello immaginare il premier che convince Marcegaglia e gli altri (forse persino Marchionne) a partecipare alla colletta: «Mi consentano… È un esborso, lo so, ma non c’è nessuna alternativa!»
«Il mio cuore gronda sangue all’idea di cacciare i soldi», direbbe in televisione la sera il presidente del consiglio, «ma la crisi è mondiale: era logico che anche Arcore facesse la sua parte».
«Con il denaro risparmiato, i cittadini potranno cominciare a mettere a posto i conti di casa, perché in fin dei conti non c’è solo il bilancio dello Stato».
«Certo, se noi ultraricchi avessimo dovuto spendere di tasca nostra l’intera cifra, ci saremmo ridotti sul lastrico. Quello che mancava lo abbiamo risparmiato con tre ideuzze così facili che sono venute in mente perfino a Duecollìne [il ministro dell’economia paperopolese, ndr]».
«Punto primo: il ritiro dei nostri contingenti militari da tutte le missioni internazionali e lo stop all’acquisto di 131 cacciabombardieri di nuova generazione, che del resto la nostra Costituzione ci vieterebbe di utilizzare».
«Punto secondo: la sottoposizione a regolare imposta degli edifici di proprietà della Chiesa cattolica, finora – non si capisce perché – esentata dal pagamento delle tasse, e la cessazione del finanziamento pubblico delle strutture private, a cominciare da scuole e ospedali».
«Punto terzo: la soppressione dei ponti… a partire da quello sullo Stretto e delle altre “grandi opere” inutili, tanto invise alle comunità».
«È possibile che quelle adottate dal governo siano misure eccessive», avrebbe concluso il premier, «ma i cittadini le vogliono».
La storia finirebbe con Berluscon de’ Berlusconi portato in trionfo per le strade e gli speculatori cattivi, in un angolo, intenti a mangiarsi il cappello.
>>> Nell’immagine, una banconota da 50 euro.