Si dice che un sovrano è «assoluto» quando non deve rispondere alla legge delle proprie azioni. Definiamo absolutus, infatti, chi è legibus solutus (svincolato dalle leggi). Ci riferiamo ai re del passato e a quei governanti moderni che godono, per legge, dell’immunità per qualsiasi reato (si pensi al Lodo Alfano). Berlusconi può fare ciò che vuole, se vuole: è legibus solutus.
Basterebbe questo per parlare di assolutismo in Italia. Però c’è anche altro. Perché il sovrano può governare saggiamente, per il bene del proprio popolo (nelle fiabe succede spessissimo!), oppure rappresentare il cattivo per antonomasia. Può obbedire alla legge non scritta che gli suggerisce di assecondare il buon senso, o far di testa sua e commettere delitti inauditi. È il caso del re Erode, quello che fece uccidere i bambini, così come fecero tanti altri re con i loro avversari. Ma in questo modo lasciamo l’atmosfera della fiaba per quella, assai più triste, della storia, la solita storia dei soliti Paesi lontani, sfigati, dove i cittadini sono divisi tra cittadini di serie a e cittadini di serie zeta. Prendiamo l’Africa, ad esempio: troviamo tante situazioni di questo tipo, quante ne vogliamo. Prendiamo, in generale, il terzo mondo, dove la legge non è uguale per tutti e c’è chi è immensamente ricco e chi è immensamente povero.
Paesi diversi dall’Italia, insomma: Paesi in cui la legalità è assicurata da gruppi paramilitari non inquadrati nelle strutture dello Stato, che percorrono le strade buie dei villaggi, la notte. Paesi in cui la polizia carica chiunque esprima dissenso, anche se lo esprime pacificamente. La voce corre attorno ai fuochi e si prepara l’insurrezione, ma lo stregone propizia con la danza catodica la pace sociale: dove sono le prove che la polizia abbia caricato senza motivo? I nostri uomini sono stati presi a bottigliate! Hanno reagito.
Manifestante: Ma ci hanno attaccato all’improvviso!
Saggio stregone: Saranno stati fraintesi. È successo anche al nostro premier, vuoi che non succeda a chiunque?
Fuori del villaggio, intanto, hanno cominciato a tirar su una recinzione. Pali altissimi di legno rendono impossibile gettare lo sguardo al sito dei lavori… Sopra la palizzata campeggiano cartelli gialli, con una scritta nera: «Zona militare», informano: «Vigilanza armata». La comunità di villaggio porta avanti qualche tentativo per sapere che cosa succeda oltre quei pali, ma il Capo(animatore) del Villaggio ha deciso che quell’area è tabù, è segreto di Stato, è militarizzata e perciò stesso sottratta alla proprietà dei cittadini, quelli cui il libro sacro del dio Ligalitah attribuisce l’esercizio della «sovranità». «In nome del popolo, mi consenta», dice il Capo(animatore) del Villaggio, «vieto al popolo di mettere becco in ciò che faccio!»: altri luoghi, altri costumi. Fatti da repubblica delle banane. Però, oltre quei pali, lo stregone e i suoi aiutanti approntano i filtri del dominio, le guerre umanitarie, gettano le basi per il dominio aereo. Oltre quei pali, alcuni esseri umani – esclusi dalla comunità di villaggio grazie alla propaganda xenofoba delle danze sacre – ammassano rifiuti uno sull’altro, contaminando il sito e la propria pelle e quando si alza il vento anche il villaggio: ci sono le bucce delle patate, le scatole vuote di pastasciutta biologica, i kleenex usati e i toner delle xerox, c’è il latte di cocco andato a male, mischiato con le scorie nucleari e i rifiuti tossici delle industrie del nord: l’olezzo che si leva dal fuoco sacro che lo stregone accende non è buono, ma sopra la palizzata, sul cammino di ronda, le guardie armate vigilano, con le mosche, imbracciando le frecce, l’arco e il mitra. E non si può passare.
Così gli abitanti del villaggio cominciano a pensare che il muro è una cosa normale. Che non è il caso di rendere permanente il presidio e l’impegno. Che forse c’ha raggione il Capo(animatore) del Villaggio e che forse è bene lasciarlo fare. Volevano madarlo in esilio, ora vogliono lavorare in una delle sue proprietà. Sì, perché il Capo(animatore) del villaggio ha tante proprietà e le gestisce bene: è facile far fuori la concorrenza quando si ha il potere. Lo scettro, 7 capanne di lusso in un’isola del Mediterraneo, la lingua melliflua del griot, un cazzo pasciuto e ancora non appagato, grazie a tonnellate di viagra. E in più gli amici: gli amici di una vita, i compagni di loggia e i nuovi amici, quelli lesti a salire sul carro del vincitore, quelli che una mano lava l’altra, un condono, un altro abuso, se potessi chiudere un occhio… Farei lo stesso per te, naturalmente. Lo so che tutto ha un prezzo, pago: c’ho i soldi! Così, se tu potessi… So che nel lontano ’87 gli abitanti del villaggio avevano detto che non era il caso… Ma se volessi… Del resto, la maggioranza nel Consiglio degli Anziani ce l’hai, in tutte e due le Capanne. E noi vedremmo di procurarti il tuo bel tornaconto… Cosa m’importa quanto costa? Meglio! Più soldi girano, più c’è da guadagnare… Il sole? Il vento? Dobbiamo restare trogloditi? Facciamo questa cosa, facciamo il nuceare. Chi ce lo vieta? Non siamo mica l’Iran!
Così ti salta fuori che il Capo(animatore) del villaggio ha deciso di far spuntare come tanti funghi (atomici) altrettante centrali nucleari tra le capanne tirate su alla meglio: nelle abitazioni il cemento lascia entrare gli spifferi e serve energia per il riscaldamento. Meglio sarebbe isolare le pareti, promuovere l’autosufficienza energetica degli edifici: ma siamo nel cuore del terzo mondo, non siamo abbastanza civilizzati… Meglio garantire qualche intrallazzo a chi fa parte del giro.
La notte continua a coprire il villaggio. È di notte, si dice, che si fanno gli affari migliori.
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Ieri la Litizzetto ne ha detto una divertente, come al solito.
Diceva: Ma che ? Il referendum sul nucleare è forse scaduto ???
No, perchè altrimenti si potrebbe pensare anche di ritornare alla Monarchia !
e poi ha fatto capire dove se le dovrebbe mettere il ministro Scagliola le poche scorie che si produrebbero…
A parte tutto, ci rendiamo conto di essere in controtendenza con il resto del mondo ? Si può non capire un “membro” di nucleare e di scorie radioattive e della loro pericolosità, ma quando si vede che Francia, Spagna, Germania e USA investono pesantemente su Eolico e Fotovoltaico, ma dico io non ci viene almeno il dubbio di avere un presidente del Consiglio imbecille ??????
E in Francia c’è stato da poco lo scandalo rifiuti, con scorie nucleari nascoste alla bell’e meglio nei campi, o usate come materiale da costruzione. Pensiamo a cosa succederà da noi: l’emergenza campana non ci ha insegnato niente?
PS: La Littizzetto sarà ad Aosta, all’espace populaire, probabilmente il 17 marzo.
Ciao…complimenti per il blog!Mi chiedevo se ti puo’ interessare uno scambio link…
Grazie fammi sapere!
L’acchiappa mosche
>E in Francia c’è stato da poco lo scandalo rifiuti
Interessante, dove la trovo questa notizia ?
Grazie, Mario
@ acchiappamosche: faccio volentieri lo scambio di link, anche se i miei sono “nascosti” (ma penso di renderli più evidenti quanto prima). Mi spiace per la passeggiata al chiaro di luna a Sylvenoire, non lo sapevo, altrimenti, chissà… Mi piacciono queste cose…
@ Ivan: dello scandalo-scorie in Francia parlerò non appena mi uscirà un articolo decente sul nucleare, intanto puoi guardare QUI:
http://www.progettohumus.it/…dex.php?topic=578.0