Ne succedono troppe per tacere. Io mi sono preso un sacco di tempo, tempo in cui il blog è stato fermo, tempo in cui non sono riuscito a mettere ordine nella confusione, nelle mille faccende, nei dati che affluiscono rapidi alla mente, sempre troppi, sempre in massa.
Ma ne succedono troppe per tacere.
Questo blog non è autorevole, non è una voce ascoltata. Questo blog raggiungeva poche e oggi raggiunge pochissime persone. Soprattutto, non ho più la libertà che avevo fino a qualche anno fa di gestire il mio tempo, perciò pubblico poco.
Ma ne succedono troppe per tacere.
È dunque un prossimamente? Mettiamola così. Date un’occhiata ogni tanto, e prima o poi sarà la volta buona. Io mi sto concentrando su un paio di buone iniziative – tanto per tenere alto il morale – e su cose meno belle: la qualità dell’aria che respiriamo, del cibo che mangiamo, dell’acqua che beviamo, ad esempio.
Ho deciso di lottare attraverso i miei versi, ma la poesia non è sufficiente, se si desidera lanciare iniziative, e soprattutto portare dati. Vedremo che cosa verrà fuori.
Ah, e come genitore sono rimasto profondamente colpito da questo rapporto di Greenpeace sui vestiti che mettiamo addosso ai nostri bambini.
Ne succedono troppe, e impegnarsi per inventare una via d’uscita è sempre più necessario.