Ennesimo rinvio nel processo che dovrebbe fare chiarezza sul sequestro e la morte di Vittorio Arrigoni, attivista per i diritti umani, a lungo presente a Gaza al fianco della popolazione palestinese. Quattro gli imputati. La sentenza era attesa per oggi, 5 settembre, invece tutto slitta al 17 per motivi tuttora sconosciuti.
Quale sia l’interesse di Hamas nel provocare questi ritardi non è chiaro. Secondo il sito Nena News, a Gaza circolerebbero «voci di una condanna leggera per tre dei quattro imputati che verrebbero trovati colpevoli di aver partecipato al rapimento ma non all’assassinio». «Il quarto, accusato soltanto di essere un fiancheggiatore, già da alcuni mesi è a piede libero».
Il rischio è quindi che sull’uccisione di Vik permanga il mistero, nonostante il grande affetto dimostrato dalla popolazione della Striscia per Vittorio (si veda, ad esempio, il video di Darg Team, che pubblico in apertura d’articolo, che ogni volta ha il potere di commuovermi).
Ogni parola è retorica, quindi dirò soltanto che, a quasi un anno e mezzo di distanza dalla sua morte, Vittorio mi manca.
PS: Più volte ho parlato del progetto Restiamo Umani – The reading movie, la lettura filmata della testimonianza di Vittorio da Gaza durante i bombardamenti dell’operazione militare «Piombo fuso». Per realizzare il film era possibile prenotare una quota, finanziandolo dal basso. Al momento attuale, 400 quote prenotate risultano ancora non pagate. Prego davvero tutte e tutti quell* che avessero dimenticato di farlo, di versare il contributo promesso.
Verificate se siete già nella lista dei sostenitori. In caso contrario potete pagare QUI.