Ho scattato, cara ministra Gelmini, la foto di un neutrino (si vd fotografia). Girava con un cartello per farsi riconoscere dagli studiosi mentre a folle velocità schizzava dalla Svizzera delle banche giù giù fino al Gran Sasso, quasi come i trasferimenti di denaro sul conto di qualche maggiorente a cui della crisi economica e della distruzione dell’istruzione pubblica non frega proprio niente. E niente deve fregare di queste righe che, come da titolo, non significano nulla, non sono neanche uno sfogo, ma una semplice accozzaglia di pensieri stanchi, una ninna nanna prima di chiudere il computer e andare a letto. Ma non sarebbe bello, cara ministra, che i “suoi” professori (ahimè, insegnante sono) le rivolgessero un pensiero riconoscente prima di andarsene a dormire? Se la ricordassero nelle loro preghiere, se magari pensassero a lei, a Natale, e le inviassero un presente, una cosa da nulla, tanto è il pensiero che conta, al limite un neutrino, ammesso che si riesca ad acchiapparne uno durante la sua corsa…
Le hanno dato dell’ignorante, ma di certo non l’hanno capita e, se in questo periodo citare chi dico io non attirasse finanche gli strali di Bagnasco, oserei dire che l’hanno fraintesa. Gli occhi fissi nel radioso futuro delle italiche istruzione, università & ricerca – pazienza per il presente di miseria, resta la nobiltà dei proclamati intenti – lei già vedeva materializzato il tunnel sotterraneo che unirà Svizzera e Abruzzo (servendo da abitazione per gli sfollati dell’Aquila). Basta che “quelli del no” non si oppongano ancora una volta, ideologicamente e pregiudizialmente, guidati dall’egoismo (e molti di loro anche in cattiva fede), alla realizzazione di un’opera grandiosa, verso la quale potremmo dirottare utilmente i fondi del suo ministero (magari fatta eccezione per lo stipendio di chi scrive) e quelli destinati allo “sviluppo”. Sarà sempre meglio di quelli che vogliono fare la metropolitana ad Aosta (35mila abitanti) o di quegli altri che si ripromettono di stuzzicare le dormienti Scilla e Cariddi (la poesia linkata è mia) per lanciare un ponte sopra lo Stretto di Messina.
Ma basta per stasera: vado a vedere se nel frigo mi avanza un neutrino…
Fare la foto a un neutrino è un casino….. Però potresti averlo preso…!