Piccolo riassunto per chi non è delle mie parti.
Il comune di Charvensod (Aosta) ha deciso di costruire una strada
poderale per raggiungere un alpeggio di sua proprietà, sito nel
vallone di Comboé, uno splendido angolo di montagna ancora quasi
incontaminato, dichiarato ZPS, zona a protezione speciale, per la
ricchezza della flora e della fauna.
La strada sarà destinata all’uso esclusivo del conduttore
dell’alpeggio.
L’alpeggio è usato, se va bene, due mesi all’anno.
Per entrare nel vallone, la strada dovrà innalzarsi attraverso vari
tornanti lungo un gradino glaciale.
Il tracciato previsto è esposto alla frana della Becca di Nona, già
responsabile di devastazione e morte nel corso dell’alluvione del 2000, e
a numerose valanghe nel periodo invernale (danni alla strada sono
dunque prevedibili tutti gli anni durante la brutta stagione).
I soldi per la costruzione della strada sono pubblici, ma non si
capisce la ricaduta positiva, per la cittadinanza, di questa
«valorizzazione» di un ambiente alpino che gli appassionati di montagna sono ben contenti di visitare a piedi. Anche perché, come si è detto, la strada non sarebbe aperta a tutti, ma solo a chi gestisce l’alpeggio. O bisogna supporre intenzioni diverse?
Questa domenica, 20 giugno, con partenza alle 9.30 dal parcheggio superiore di Pila (Aosta) si svolgerà la sesta edizione della Marcia a Piedi a Comboé, organizzata dagli Amici del Vallone, insieme a Legambiente Valle d’Aosta e alla sezione regionale del WWF.
Partecipare è importante per dire no all’ennesimo progetto di cattivo sfruttamento ambientale.
Recentemente il comune di Charvensod ha vinto il ricorso al Consiglio di Stato contro il Tar della Valle d’Aosta, che aveva invece dato ragione a chi chiedeva che la strada fosse bloccata. Un ricorso promosso da Legambiente aveva infatti dimostrato la dannosità dell’opera. Diversamente hanno disposto i giudici romani, chiudendo la porta con la loro sentenza a qualsiasi seguito giudiziario.
Quest’anno è dunque ancora più importante partecipare in massa alla Marcia, per dire che una sentenza avversa non cancella le ragioni della lotta e che la strada per Comboé continua a essere inutile, costosa e dannosa.
La partecipazione è gratuita. Una volta nel vallone, è prevista una polentata con spezzatino (a offerta libera), per prenotare la quale occorre segnarsi con un commento sul blog degli Amici del Vallone oppure telefonare al numero 0165 40863.
Guarda le foto del
vallone di Comboé.
«Per valorizzare il vallone responsabilmente, nel rispetto della sua identità. Noi continuiamo sulla stessa strada» (gli Amici del Vallone di Comboé)