Oggi, 1° marzo, sciopero reale e/o simbolico degli stranieri in Italia, per dimostrare che questo Paese (Padania compresa) neppure funzionerebbe senza i milioni di persone che ora fanno i lavori che nessuno vuole più fare, si prendono cura dei nostri vecchi (curioso, no? abbiamo paura d’incontrarli per strada, ma poi – a dimostrazione di quant’è pelosa l’ideologia – gli affidiamo i nostri cari più bisognosi di attenzioni), contribuiscono a far funzionare lo Stato attraverso le tasse.
Oggi, a scuola, ho scioperato anch’io, approfittando di uno sciopero indetto dalla Sisa (non è il mio sindacato, ma è l’unico che nel settore scuola ha appoggiato l’iniziativa del 1° marzo, in solidarietà con gli stranieri).
Ho scioperato per chi viene da altri Paesi, ma è vero che un po’ straniero, in quest’Italia retrograda e xenofoba, comincio a sentirmi anch’io…
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