«Ammiro molto Silvio Berlusconi», ha dichiarato, secondo il sito internet del quotidiano Maariv, il premier israeliano Benyamin Netanyahu. «Israele non ha un amico più grande di lui nella comunità internazionale».
Berlusconi, dal canto suo, ha detto di sognare Israele nell’Unione europea.
Un’intesa perfetta, che richiama alla mente il detto popolare: «Dio li fa e poi li accoppia», o anche: «Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei».
Insieme nella guerra, fianco a fianco con un Paese che viola da decenni le risoluzioni dell’Onu, una sedicente democrazia che appena un anno fa ha ucciso 1400 palestinesi e anche dopo la fine dei bombardamenti non ha smesso di affamare un milione e mezzo di esseri umani con un embargo illegale.
Certo, se Israele entrasse nell’Ue, qualche problema ci sarebbe con gli accordi di Schengen sulla libera circolazione fra Stati membri, con tutti gli attivisti per i diritti umani cui Tel Aviv nega l’accesso.
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