Carovana bloccata tenta via alternativa
Viva Palestina, la carovana di attivisti internazionali guidata dal parlamentare britannico George Galloway, che doveva raggiungere Gaza ieri, 27 dicembre, è ancora ferma in Egitto a causa del divieto del governo del Cairo di superare il valico di Rafah. Contrariamente a quanto avevo affermato in un precedente articolo, la carovana sta subendo lo stesso trattamento riservato ai 1400 attivisti della Gaza Freedom March. Le due iniziative, volte a spezzare il blocco di Gaza voluto dallo Stato d’Israele, sono ferme in Egitto, nonostante gli accordi precedentemente presi con le autorità del Paese, a causa delle pressioni esercitate da Israele e Stati Uniti.
Come si legge sul quotidiano israeliano Haaretz, più di 400 membri di Viva Palestina hanno iniziato uno sciopero della fame, che intendono interrompere solo al momento della partenza della carovana per Gaza.
Update: Secondo l’agenzia d’informazione Arab Monitor, «i 250 automezzi con tonnellate di aiuti umanitari a bordo, a cui l’Egitto ha impedito di attraversare il Mar Rosso, partendo da Aqaba, per raggiungere la striscia di Gaza», si dirigeranno ora verso il porto di Latakia, in Siria, per poi «imbarcarsi alla volta del porto egiziano di el Arish e da qui raggiungere il territorio palestinese assediato da Israele e dal regime egiziano».
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