La Marcia c’è stata, nonostante tutto.
Le previsioni erano terribili: pioggia e temporali tutto il giorno, salvo forse una schiarita nel secondo pomeriggio. Invece è andata bene così, non proprio caldissimo, ma neppure il gelo. Anzi, chi scrive è rimasto colpito da quanto facesse caldo, a salire su da Cogne verso Gimillan e poi da Cretaz a Les Ors… Dopo 5 Marce + 1 Aicram, da veterano della manifestazione, posso dire che quella di domenica, per me, è stata la più faticosa di tutte: forse non ero allenato, forse ho sbagliato passo. È stata bella, però, e i partecipanti sono stati tanti (28), quasi il triplo dell’anno scorso. Chissà quanti saremmo stati con una giornata veramente estiva!
Per chi fosse interessato alla cronaca sportiva, dico subito che non c’è stata storia, tranne che in un caso. Gli 8 che avrebbero finito il percorso completo si sono divisi subito in due gruppi (io arrancavo nel secondo). In testa il sindaco di Cogne, Bruno Zanivan, insieme ai suoi compaesani Celestino Guichardaz e Ferruccio Spuldaro e a Marina Marchetti di Gressan. Il secondo gruppo era composto da chi scrive insieme a Laurent Vicquéry (Sarre) e Leo Doran (Bethesda, Maryland, USA). A Sylvenoire siamo stati raggiunti da Fabio Minocchio di Torino, che era arrivato sulla linea di partenza 20 minuti dopo l’inizio della competizione, ma evidentemente ha fatto presto a recuperare lo svantaggio.
Accanto a questi gruppi, è stato un intersecarsi di arrivi e partenze, con marciatori che hanno fatto solo il pezzo iniziale (colazione alla Sapinière, poco dopo la partenza), che hanno scelto a quale porzione di gara prendere parte, che si sono “reinventati” un percorso, tagliando, saltando qua e là, nel più puro spirito della Marcia. Un gruppo di 5 persone, arrivato in ritardo, ci ha raggiunti in macchina a Valnontey e ci ha accompagnati fino a Sylvenoire.
Per quanto riguarda la cronaca “ufficiale”, potremmo dire che i due gruppi sono rimasti intatti fino alla fine ma, dicevo, c’è un’eccezione. Giunto a Gimillan insieme a noi e indispettito per l’ennesima sosta, Leo Doran si è lanciato all’inseguimento del gruppo di testa e non soltanto lo ha raggiunto, ma ha pure tagliato il traguardo per primo col tempo di 8h25’ (giungendo tra due ali di folla, tra l’altro, come dimostra la foto. E questo era la prima volta che capitava).
Dopo di lui Marchetti, Zanivan, Guichardaz e Spuldaro, ex aequo al secondo posto (8h25’ 02’’) e infine i tre di coda (Badino, Minocchio, Vicquéry) col tempo di 9 ore esatte. Abbiamo varcato il traguardo tutti e tre contemporaneamente, ma Fabio Minocchio è stato “promosso” penultimo (era partito con 20 minuti di ritardo sugli altri concorrenti), così la coppa dell’espace populaire per l’ultimo arrivato è andata in comproprietà a me e a Laurent. Per quanto riguarda gli altri partecipanti, mi scuso se non cito tutte e tutti, ma questa volta sono un poco numerosi… Sono tutti presenti, comunque nell’elenco dei partecipanti, che rimarrà (pietra imperitura) negli Annali della Marcia.
Infine, un poco di colore. In attesa delle foto che i partecipanti vorranno inviare (saranno tutte pubblicate sul blog), come anche di testi con le impressioni di chi ha fatto (del tutto o in parte) la V edizione della Marcia, pubblico questa foto della volpe di Valmiana. Nel piccolo gruppo di baite della Valnontey abbiamo visto un camoscio (in mezzo alla strada) e siamo stati seguiti dalla volpe che aveva la segreta speranza di fare colazione a nostre spese. A un certo punto Laurent ha messo la macchina fotografica sul suo zaino, per fare una foto di gruppo con l’autoscatto e, mentre aspettavamo, la volpe è andata ad annusare se nello zaino c’era cibo, spostando lievemente l’apparecchio con il naso. In questo modo, l’inquadratura è stata scelta dalla volpe e siccome non è una cosa così consueta, date un’occhiata alla foto…
Segue un po’ di materiale cliccabile. Il prossimo appuntamento è a ottobre (la seconda domenica?) con l’Aicram.
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La locandina dell’edizione 2008
Il regolamento 2008
L’itinerario illustrato
L’Aicram
La V Marcia in rete.
La foto della partenza è un (auto)scatto di Paolo Rey, autore anche della foto di arrivo del vincitore.