Al panzerotto impazzito

 
 A Torino, Intesa-Sanpaolo vuole una sede nuova, così ha commissionato un grattacielo a Renzo Piano. Il nuovo edificio sarà una torre di 200 metri d’altezza, più di due volte la Mole Antonelliana, il simbolo e, allo stato attuale, la "vetta" della città. Quand’ero piccolo ero innamorato dei grattacieli: nutrito di film americani, sognavo di vivere in una metropoli stile New York. Poi sono cresciuto. Quand’ero piccolo gli adulti avevano una visione delle cose troppo moderata per i miei gusti. Poi tutti sono impazziti e si è perso il senso del limite.
 Un grattacielo, oggi, non rappresenta il futuro, non è l’evoluzione contro cui si battono gli spiriti retrogradi. Oggi il futuro passa attraverso strutture ecosostenibili, piccine piccine, poco impattanti, orientate verso l’autosufficienza energetica. Un grattacielo non può rispettare questi requisiti. Oggi, poi, la cementificazione avanza e molti stabili non sono utilizzati. Dovrebbe essere vietato costruire nuovi edifici quando si possono recuperare quelli esistenti!
 Renzo Piano è un grande architetto e la sua torre sarà senz’altro un capolavoro.
Ma un capolavoro inserito in un contesto che non gli appartiene, un palo piantato in mezzo al cuore di una città dai tratti armoniosi, con uno spirito proprio. O dobbiamo aspettarci tanti altri palazzoni? Facciamo un salto a vedere che cos’è diventata Milano (prossimamente pubblicherò qualche foto).
 E infine. È mai possibile che si parli di modificare il piano regolatore della città per consentire a una banca di costruire la propria sede secondo i propri standard? Ecco l’ennesima capitolazione del senso civico (o più semplicemente, del buon senso) di fronte agli interessi dell’economia. Una città è fatta di persone, se al loro posto metti i titoli di borsa significa che stai giocando al Monopoli e non te n’eri accorto.
 
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 Qui sotto, un disegno del grattacielo Intesa-Sanpaolo:
 
 

 
 E infine, una piccola coda polemica:
 
 Sarò malevolo, ma voglio provare a scrivere a Beppe Grillo. Lui s’interessa molto alle questioni energetico-ambientali, ma è anche molto amico di Renzo Piano che, a quanto pare, gli avrebbe progettato una casa su Second Life… Chissà se in questo caso sarà l’amicizia o il senso del dovere a prevalere…

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