Marcia Granparadiso estate – L’iniziativa e i risultati dell’edizione 2007

 I concorrenti della IV Marcia sulla linea di partenzaCosì il giorno è venuto e la Marcia è stata. Per me che l’ho ideata nell’estate del 2004 e avevo sempre percorso in solitaria tutti i chilometri del suo spropositato itinerario è stata un’emozione particolare trovarmi sulla linea di partenza assieme ad altri 9 atleti, 9 coraggiosi che mi hanno seguito in quest’impresa, tanto da meritarsi, un domani, il prestigioso titolo di pionieri della Marcia. Ma ciò che mi ha reso particolarmente felice è stato il clima di allegria, tra noi partecipanti e nel paese, il fatto che – a giochi finiti – tutti mi abbiano assicurato di essersi divertiti un mondo, o l’essere stato fermato per la strada da persone ansiose di complimentarsi per l’idea e assicurare che l’anno prossimo ci saranno anche loro…
 
 
Ha vinto Ivan Linty, 33 anni, programmatore informatico, con il tempo di 8 ore precise. A lui gli onori e l’onere di comprarsi la coppa, pena la squalifica e la vittoria del secondo classificato. Io sono sceso al di sotto delle 9 ore, mentre fino all’anno scorso mi aggiravo intorno alle 10, e anche questo mi ha fatto piacere. Ho condiviso il secondo posto con Leo Doran, appena quattordicenne, un ragazzo venuto da Washington (qualcuno insinua apposta per partecipare alla Marcia). Ultimi arrivi “regolari” quelli di Paolo Rey e Laurent Vicquéry, ex aequo all’ultimo posto e dunque fortunati vincitori della coppa offerta da espace populaire all’ultimo arrivato. Discorso particolare per Barbara Tutino, pittrice cogneintse, in testa per tutta la Marcia, che si è rifiutata di fare l’ultima tappa, considerando che gli ultimi 600 ripidissimi metri di dislivello, con 40 km sulle gambe, fossero «un’idea da dementi».
 
Linty, Doran e badino sul "podio"
 
Peccato per i ritiri, da quello di Sabina Cheillon, per un problema al ginocchio, quand’era ormai lanciata oltre Gimillan, a quelli di chi la Marcia l’ha presa nello spirito giusto ed è partito senza la pretesa d’arrivare: Gianni Visigalli ha camminato fino a Lillaz, dove lo attendevano alcuni ospiti per il pranzo, accompagnato da Sandro Bortot e Adelina Blanc, che sono poi tornati a Cogne. Nel pomeriggio, Adelina Blanc ha deciso di scendere ancora fino a Epinel, per poi risalire al capoluogo comunale…
 
 
Una bella anarchia, insomma, pienamente in linea con lo spirito della Marcia, un’iniziativa autogestita dai partecipanti, assolutamente a-commerciale, dove l’importante è prendere e partire. Così l’hanno intesa i miei 9 compagni di gara e anche questo è stato molto bello.
 Per gli amanti di queste cose, pubblico di seguito l’elenco dei 10 coraggiosi che si sono cimentati, la classifica dell’edizione 2007 (comprende unicamente i nomi degli atleti che hanno completato la Marcia) e l’albo d’oro della manifestazione.
 
 I dieci coraggiosi:
 
 Mario Badino (Aosta)
 
Adelina Blanc (Cogne)
 
Sandro Bortot (Nus)
 
Sabina Cheillon (Sarre)
 
Leo Doran (Washington)
 
Ivan Linty (Charvensod)
 
Paolo Rey (Cogne)
 
Barbara Tutino (Cogne)
 
Laurent Vicquéry (Sarre)
 
Gianni Visigalli (Lillaz)
 
 

Classifica edizione 2007

Ivan LINTY

8h00’

Mario BADINO

8h49’

Leo DORAN

8h49’

Paolo REY

10h40’

Laurent VICQUERY

10h40’

 
 Albo d’oro
 

Edizione

Vincitore

Tempo

13 luglio 2004

Mario Badino

Una decina d’ore

8 luglio 2005

Mario Badino

Una decina d’ore

8 luglio 2006

Mario Badino

09:57:39:55

15 luglio 2007

Ivan Linty

08:00:00:00

 

 

 



 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
  Concludo con un invito:
 
 Per la sua natura particolare, la Granparadiso estate non dovrebbe limitarsi a un giorno all’anno. Se è vero che l’organizzazione è di chi la fa, infatti, consiglio a tutti quelli che avrebbero voluto partecipare ma non hanno potuto di scaricarsi la piantina e il regolamento e partire, da soli o in compagnia, lungo il tracciato della Marcia. Prossimo appuntamento comune alla metà di luglio 2008, ma nel frattempo, chiunque voglia può sperimentare l’esperienza insolita di una gara fai-da-te. A chi accogliesse l’invito, chiedo di condividerlo, inviando un breve resoconto della sua avventura a info.blog@libero.it, o lasciando un commento a questo articolo.
 


 
 
Materiale per conoscere l’iniziativa (e partire):
 
 Piantina della IV Marcia Granparadiso estate
 
 
Descrizione dell’itinerario
 
 Regolamento
 
 
Locandina dell’edizione 2007
 
 
Foto     
 
 Il testo del vincitore!        

 I testi dei partecipanti
 
 
Rassegna stampa (ancora incompleta):
 
 
Edizione 2006:
 
 
Gazzetta Matin, 17/07/06
 
 
Edizione 2007:
 
 
Gazzetta Matin, 09/07/07
 
 
La Stampa Valle d’Aosta, 12/07/07
 
 
Top Italia Radio – Aosta (mi ha intervistato in diretta, ma non ho il file audio)
 
 
Ansa Valle d’Aosta
 
 
Più Press

 
 
Hanno parlato di noi (e si sono guadagnati un link nella colonna di destra) i seguenti siti:
 
 
Espace populaire
 
Immagini da Cogne
 
Rifugio Sogno
 t
lb2
 


 La foto della partenza è di Claudia Locci. Quella del podio, onestamente, non me lo ricordo.
 
 Richiedi le notizie della Marcia Granparadiso estate mandando un’e-mail all’indirizzo info.blog@libero.it. Sarai inserito nella nostra mailing list.


Pubblicato in Marcia Granparadiso estate | 3 commenti

In Marcia – Ancora un aggiornamento

 FINALMENTE DISPONIBILE LA MAPPA COL TRAGITTO DELLA MARCIA!
 
 In marcia
è il titolo di questo articolo, ma è anche il titolo del foglio della Granparadiso estate, del quale abbiamo distribuito oggi 150 copie omaggio… Come per dire che ci stiamo sbattendo e che spero che qualcuno risponda all'appello e partecipi alla Marcia. Fatelo per i normali frequentatori del blog (uno sparuto manipolo, ma con ottimi gusti!) che non ne possono più di leggere aggiornamenti sulla Marcia e vorrebbero tornare alla normale programmazione "politico-culturale". Ma cosa di più culturale (e forse anche politico) di un'iniziativa che si sta dimostrando coinvolgente per un intero paese? Esagero volutamente, però, mi pare che a Cogne in molti siano contenti della novità, della sua acommercialità e stranezza. In tanti mi hanno detto che domenica mattina vogliono venire a vedere la partenza. Lo so come finirà: tanti spettatori, ma un solo partecipante, il sottoscritto, che si sobbarcherà ancora una volta 50 chilometri in solitaria… Ma forse no, quest'anno le cose potrebbero essere diverse, domenica sapremo! Io intanto per aumentare la voglia dei possibili partecipanti, ricordo la coppa messa a disposizione da espace populaire per l'ultimo classificato, che è questa qua:

 Hanno parlato di noi:
 "La Stampa" e la "Gazzetta Matin".

Pubblicato in Marcia Granparadiso estate | 1 commento

Marcia Granparadiso Estate – Aggiornamenti…

 Attenzione, attenzione! L’Espace populaire di Aosta, incantato dall’iniziativa della Marcia, ha pensato bene di partecipare, mettendo in palio un premio… Non per il primo (che, da regolamento, si dovrà comprare da solo la coppa), ma per l’ultimo arrivato. Questo è il testo della mail che ho ricevuto:
 
 
Ciao Mario,
 
ti informo che espace populaire metterà in palio per la marcia di domenica un meraviglioso trofeo appositamente preparato da uno dei soci (non sto scherzando…).
 
Considerato che ci capita spesso di stare dalla parte degli ultimi, pensavamo di utilizzarlo proprio per premiare l’ultimo arrivato, oppure chi dovesse sbagliare strada, oppure chi decidesse di fermarsi al primo bar a tiro…
 
Non vorremmo però che la magnificenza del trofeo scatenasse la competizione ad arrivare ultimo. Tu capisci, potrebbero volerci giorni e giorni per ritrovare gli “ultimi” concorrenti…
 
Quindi lasciamo a te, come ideatore dell’iniziativa, la decisione sulla destinazione “ultima” del trofeo.
 
Ciao, e passa a ritirarlo prima di domenica…
 
 
Ancora non so quale sia il trofeo, credo che lo scoprirò giovedì. M’impegno, sin d’ora, a darne notizia sul blog e magari a pubblicarne la foto. Restate in contatto, dunque, le sorprese non sono finite.
 
 Ieri, intanto, ho passato buona parte della giornata ad affiggere le locandine della Marcia in tutte le bacheche di Cogne e dintorni e le ho consegnate ai vari negozi e locali, accolto il più delle volte da facce perplesse o da un sorriso, perché nessuno (quasi nessuno, a essere onesto) conosceva l’iniziativa. Ma che cos’è questa Marcia Granparadiso Estate? E tu vai a spiegare che cosa significa (non) organizzare una Marcia spontanea, prevedere soltanto un orario e un luogo di partenza e poi chi c’è, c’è… Sono sicuro che qualcuno avrà pensato a uno scherzo e vorrei proprio sapere quante delle prime 70 locandine sono state realmente esposte.
 Più del previsto, comunque, se è vero che ieri sera in un paio di bar si parlava già della Marcia. Chissà se qualcuno si deciderà finalmente a partecipare a questa allegra passeggiata di 50 chilometri (chilometro più, chilometro meno: in fondo, chi li ha mai contati con precisione?). Quel che è certo è che io mi sono divertito come un matto a percorrere tanti altri chilometri (gran parte, lo confesso, con la macchina, per ragioni di tempo, alcuni però a piedi), cercando di promuovere la quarta edizione della Marcia. Ho battuto tutte le frazioni (Gimillan, Montroz, Lillaz, Epinel, Cretaz e Valnontey) appiccicando fogli, a volte nei posti più sperduti, come una bacheca ricavata sulla parete della casetta della spazzatura del piccolissimo villaggio di Champlong.
 Il tempo faceva schifo, in compenso. A tratti è anche piovuto e io ho temuto per la sorte delle locandine. Tutto, però, è andato bene e alla fine ho esaurito l’intero materiale. Ho chiesto a Paolo di fare ancora 30 copie, perché alla fine ho trascurato un poco proprio il capoluogo, così sono tornato in comune a chiedere altri timbri.
 Oggi distribuire manifesti è stato quasi esaltante: la gente incominciava a sapere di che cosa si trattava, perciò niente più facce stupite, ma quando chiedevo se potevo lasciare la locandina, molti rispondevano con un «Ah, sì» di consapevolezza.
 Intanto, ci sono state anche le prime reazioni dei giornali: leggi il trafiletto (breve, ma ben fatto) comparso ieri su «Gazzetta Matin».
 
 E dopo la lettura, incauto navigante, prova seriamente a pensare di fare un salto da queste parti, domenica prossima: per partecipare, basta trovarsi al campo giochi del prato di Sant’Orso, a Cogne, alle 8.00 di mattina. Io, lo ammetto, parto avvantaggiato da un superallenamento! Domattina vedrò di salire fino al rifugio Sella per consegnare l'ennesima locandina…


PS: Per quanto riguarda la foto e la grafica della locandina, il merito va a Paolo Rey.

Pubblicato in Marcia Granparadiso estate | Commenti disabilitati su Marcia Granparadiso Estate – Aggiornamenti…

Presidio Permanente – Proiettile recapitato a Cinzia Bottene

 Ricevo e inoltro.

 RESOCONTO CONFERENZA STAMPA PROIETTILE RECAPITATO A CINZIA BOTTENE: «NON CI FAREMO INTIMIDIRE»

 «Non ci faremo intimidire»: è questo, in poche parole, il riassunto della conferenza stampa con la quale, quest'oggi, il Presidio Permanente ha commentato quanto avvenuto ieri, con il ricevimento di un proiettile in busta chiusa indirizzato a Cinzia Bottene.
 Cinzia Bottene a Roma, in occasione del No War No Bush Day«Da mesi ci battiamo contro la violenza generata dalla guerra e dalle basi militari – ha commentato Cinzia Bottene, che quest'oggi si è recata in Questura per formalizzare la denuncia – e gesti di questo tipo non ci faranno cambiare idea»; «chi colpisce Cinzia – ha subito aggiunto Francesco Pavin – colpisce ognuno di noi; ma avvenimenti di questo genere non fermeranno la nostra mobilitazione».
 Il proiettile, calibro 7.65, è stato recapitato ieri ad una delle figure più rappresentative del movimento vicentino che si batte contro la costruzione di una nuova base militare statunitense nella città berica; un'intimidazione, dunque, contro coloro che da mesi sono impegnati nella difesa del proprio territorio e della propria città dalla voracità della guerra. «E' chiaro – hanno detto Cinzia e gli altri presidianti – che questo proiettile è indirizzato a tutto il Presidio Permanente, che da mesi conduce una mobilitazione trasparente e alla luce del sole per impedire l'ulteriore militarizzazione di Vicenza». Un avvenimento grave anche secondo Germano Raniero, che ha ricordato come «spesso, contro i movimenti, vengano utilizzate queste forme di
intimidazione».
 «Anche in Val Susa – ha sottolineato Francesco Pavin – in questi giorni sono stati recapitati proiettili indirizzati ad alcuni rappresentanti del movimento No Tav; è chiaro, dunque, che ad essere sotto attacco sono i movimenti collettivi che, negli ultimi mesi, hanno saputo mettere in discussione scelte imposte dall'alto che vanno contro le comunità locali; ora ci aspettiamo – ha
proseguito Pavin – non solo una ferma condanna da parte di tutti, ma anche l'attivazione dei Parlamentari che si oppongono al Dal Molin perché facciano un esposto urgente al Ministro degli Interni».
 Cinzia ha raccontato di essere preoccupata, ma non certo demotivata; ed attorno alla rappresentante del Presidio si è già tesa la rete di solidarietà, in primo luogo delle donne: «questo inaccettabile episodio – hanno commentato Ersilia, Nora e Antonella – non farà che rafforzare ulteriormente la solidarietà che da sempre c'è tra noi.» «Non coglieremo – ha proseguito Nora
Rodriguez – queste provocazioni. Noi, nelle nostre iniziative, abbiamo sempre lavorato sul simbolico, dall'occupazione della Basilica palladiana a quella dell'aeroporto Dal Molin; ma quanto avvenuto ieri non ha nulla di simbolico, e noi continueremo a resistere alla costruzione della nuova base così come a questi linguaggi militari che non ci appartengono e non fanno parte della
nostra cultura».
 Nel frattempo sono già numerosi gli attestati di solidarietà giunti al Presidio da tutta Italia; e, a tal proposito, verrà dedicato uno spazio sui siti internet del movimento vicentino.
 L'incontro con i giornalisti si è concluso ricordando i prossimi avvenimenti, a partire da sabato 14 luglio quando il presidio ospiterà un incontro nazionale in cui si parlerà delle forme di blocco dei cantieri; «le nostre armi saranno la determinazione e la creatività, noi per esprimerci non abbiamo certo bisogno dei proiettili», hanno concluso i presidianti. L'incontro avrà inizio alle ore 14.00.
 
 Presidio Permanente, Vicenza, 10 luglio 2007

Pubblicato in Politica | Commenti disabilitati su Presidio Permanente – Proiettile recapitato a Cinzia Bottene

Sylvenoire Fest (3, 4 e 5 agosto)

 Cogne, 3-4-5 agosto 2007
 SYLVENOIRE FEST
(3a edizione)
 
Il bosco. La gente. La festa dell’estate.
 
A soli 10 minuti a piedi da Cogne, tanto spazio per piantare la tenda, docce e servizi gratuiti. Previsto servizio navetta fuoristrada con ritrovo alla partenza della funivia.
 
 
In tanti mi hanno fatto notare che questo blog è troppo serio, così ho pensato di aprire una parentesi insolita, e di fare pubblicità (avete capito bene: pubblicità, anche se non mi paga nessuno) a un’iniziativa in tutto e per tutto ricreativa, assolutamente sprovvista del solito “contorno” moraleggiante sui tempi e i costumi… Si tratta, pensate un po’, di una festa della birra, che si terrà a Sylvenoire (Cogne – avrete intuito che sto passando l’estate in montagna…) dal 3 al 5 agosto prossimi venturi. La particolarità? Una birra a SylvenoireLa Sylvenoire Fest si svolge in mezzo al bosco, dove sarà possibile piantare la tenda e godersi tre giornate intense di birra, musica, partitelle a pallone e/o passeggiate, con specialità tipiche della ‘birresca’ Germania (ma non solo) e discoteca silvestre la notte (ovvia la possibilità d’imboscarsi dietro qualche pianta, se la compagnia è gradita…).
 
La storia recente della manifestazione ha inizio nell’estate del 2005, con la prima edizione moderna di questa kermesse, ma le origini della Sylvenoire Fest affondano in tempi lontani
 
 La Tradizionale Sylvenoire Fest

 Ogni agosto a Cogne si tiene la Sylvenoire Fest, una tre giorni silvestre all'insegna della birra, della musica e del divertimento. Le origini della manifestazione, secondo la tradizione, andrebbero ricercate negli ultimi secoli del basso medio evo, quando i pastori si ritrovavano nella spianata di Sylvenoire per trattare il prezzo del bestiame. Un'altra versione, invece, individua la nascita della sagra nell'editto del duca di Savoia Aimone I, che concesse ai valligiani "liberté de reunion dans les forests pendant le mois le plus chaud de l'an" ("libertà di riunirsi nei boschi durante il mese più caldo dell'anno"). In ogni caso, e indipendentemente dalla sua storia, la Sylvenoire Fest ha conquistato un ruolo sempre maggiore nell'estate cogneintse, tanto da divenire, nel corso del secondo dopoguerra, il vero polo d'attrazione eno-gastronomico-turistica della vallata. Per questa ragione, gli annali della manifestazione conservano le tracce di migliaia di presenze, giunte a Sylvenoire da vari Paesi d'Europa e del mondo per bere buona birra e abbuffarsi a ritmo di musica.
 
 Storia o leggenda, tocca a te decidere. Io, intanto, assecondo fino in fondo la mia vocazione improvvisa di pubblicitario e fornisco il programma della tre giorni, con tanto di prezzi:
 
 
Venerdì: 17,00 Apertura fusti birra – 19,30 Sagra della porchetta (13,00 €) – 21,00 Discoteca nel bosco (raduno coscritti della Valle d’Aosta);
 
 Sabato: 13,00 Spaghettata (€ 5,00) – 19,30 Grigliata nel bosco (13,00) – 21,00 Discoteca nel bosco;
 
 
Domenica: 
13,00 Pranzo gara Tour du Grand Paradis (spezzatino, polenta, peperonata, € 10,00) – 19,30 Cena Oktoberfest (salsicce, wurstel, crauti, € 10,00) – 21,00 Discoteca nel bosco.


 La fotografia che mi ritrae mentre mi disseto a Sylvenoire è di Sue Hiscock.

Pubblicato in piccolo spazio pubblicità | Commenti disabilitati su Sylvenoire Fest (3, 4 e 5 agosto)

Italiani nuovi

 Secondo il rapporto annuale Istat, la popolazione italiana ha superato quota 59 milioni. Ma se si torna a crescere il merito è degli immigrati. Quegli immigrati che, secondo il ministro Ferrero, «rappresentano ormai una parte consistente della popolazione del nostro Paese e contribuiscono alla crescita dell’Italia» (costituiscono il 7% della popolazione nelle regioni del Nord). Tanti italiani nuovi, nostri connazionali, insomma, ufficialmente oppure “di fatto” (è un po’ come per le coppie non sposate, che funzionano come tutte le altre, ma non hanno alcun riconoscimento istituzionale). Persone che lavorano, pagano le tasse e fanno figli. Cittadini cui ancora la politica stenta a riconoscere i diritti, ma cui l’impresa ha già assegnato il ruolo, speriamo solamente temporaneo, di manovalanza da sfruttare.
 Un piccolo vicentino
Nell’articolo di fondo del manifesto in edicola oggi, Gabriele Polo, condirettore del quotidiano, traccia un quadro impietoso del «melassoso declino», al tempo stesso «sociale, istituzionale, politico» del nostro Paese, cui oppone un unico dato positivo, quello demografico. L’Italia, sostiene Polo, cresce grazie agli immigrati, che incidono positivamente sul tasso di occupazione e su quello di natalità. Che, silenziosamente, stanno cambiando il nostro Paese, arricchendolo tanto dal punto di vista economico, quanto da quello culturale.
 Con buona pace dei calderoli di tutti gli schieramenti, aggiungo io.
 
Non si tratta, naturalmente, di «un percorso indolore, per “loro” come per “noi”, perché ciascuno porta con sé anche le proprie miserie». Ma, il percorso è, da un lato, l’unico possibile, e dall’altro, estremamente arricchente.
 
Nel confronto tra i motivi di sfiducia e quelli di speranza per le sorti della Penisola, dall’articolo emerge un contrasto tra il «ristagno del piccolo mondo “ufficiale” del Belpaese», che pensa unicamente di inglobare o respingere lo straniero, e l’«evento dinamico, incomparabilmente innovativo», costituito dalla «creativa contaminazione del nuovo mondo», vero «sasso» lanciato «nello stagno della melassa italiana».
 
L’immigrazione, «processo inarrestabile», aiuterà il Paese a sprovincializzarsi, a mettere «in discussione le nostre chiusure», a porre, «in tempi di asseriti scontri di civiltà […] l’obiettivo di una civiltà più larga e universale».
 
Fin qui l’articolo di Polo.
 
Naturalmente, nel Paese esistono anche movimenti “autoctoni”, che spingono al cambiamento e si propongono di riformare il sistema, cercando di spezzare i poteri delle caste, delle lobby e di riformare ciò che oggi appare irrimediabilmente corrotto. Tra i motivi di speranza, possiamo metterci anche questo: molti immigrati cominciano a partecipare alle manifestazioni, ai movimenti (la foto che correda questo articolo è stata scattata a Vicenza, durante il corteo del 17 febbraio), realtà di lotta democratica che forse sapranno costituire il punto d’incontro delle diverse realtà, fino a diventare fucine di integrazione, quell’integrazione che nasce dalla reciproca contaminazione, non dall’omologazione del più debole alle istanze del più forte.

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su Italiani nuovi

Petizione on-line: Greenpeace e gli OGM nel Parmigiano Reggiano

Inoltro l'appello di Greenpeace per impedire che le mucche del consorzio del Parmigiano Reggiano siano alimentate con organismi geneticamente modificati della Monsanto. Inserire OGM alla base della filiera di produzione significa, com'è ovvio, contaminarla per intero… Aggirando la legge?


 Ogm nella filiera del Parmigiano-Reggiano! Bisogna fare qualcosa. Serve il tuo aiuto!
 
 
Il Parmigiano-Reggiano si fa con il latte. E il latte viene dalle mucche. Fin qui nulla di nuovo. Ma il punto è che le mucche del Consorzio del Parmigiano Reggiano mangiano ogni giorno soia Ogm della Monsanto. Gli organismi geneticamente modificati contaminano, in questo modo, la filiera di produzione e, dai laboratori della Monsanto, arrivano spediti sulle nostre tavole.
 
Il Parmigiano-Reggiano, uno dei prodotti italiani più famosi e apprezzati al mondo – sicuramente uno dei prodotti più imitati – viene fatto utilizzando Ogm nella filiera produttiva!
 
È in gioco la genuinità di un prodotto della nostra tradizione, che ha fatto della qualità il suo punto di forza. Bisogna agire subito per difendere il Parmigiano Reggiano e salvarlo dalla trappola degli Ogm.
 
Scrivi al Consorzio e chiedi una modifica immediata del disciplinare di produzione: mai più Ogm per le mucche del Parmigiano Reggiano!

Pubblicato in Piazzetta della cittadinanza attiva | Commenti disabilitati su Petizione on-line: Greenpeace e gli OGM nel Parmigiano Reggiano