C’entriamo niente con la Libia, che abbiamo contribuito a bombardare?
C’entriamo niente con la Siria? Col Medioriente e l’Africa settentrionale?
C’entriamo niente con l’Europa che si fa fortezza, che erge bastioni volti a respingere i disgraziati?
E con lo sfruttamento, con le guerre che spingono i disgraziati a lasciare la propria casa c’entriamo qualcosa?
Ripubblico una poesia di aprile. Allora i morti di naufragio erano centinaia, oggi “soltanto” decine, ma per l’Europapremionobleperlapace, per i salvini nostrani e per i tanti nonsonorazzistama che infestano i bar e i social del(l’ex) Belpaese, il problema è non farli arrivare, o, se arrivano, chi se li deve tenere, e non se muoiono in mare, né tantomeno per quali ragioni affrontino un viaggio così pericoloso.
SILENZIO
Son morti in 700,
noi non c’entriamo niente.
Ci si prepara e dopo cena s’esce,
la Samp pareggia in casa col Cesena,
forse si va a ballare.
Domani le parole necessarie
a stendere il silenzio sulle vite
saranno pronunciate.
Son morti in 700,
e non c’entriamo niente.
[Mario Badino, 19-20 aprile 2015]