Informo la cittadinanza di Mesagne, Latiano, Oria (e, indipendentemente da dove abitate, suppongo possiate aggiungere il nome della vostra città) che i rifiuti sul ciglio delle strade, in campagna, stanno aumentando.
Ora, o ci riprendiamo il territorio, nel senso che ricominciamo a utilizzarlo, a percorrerlo, a camminare, o andare in bici lungo quelle vecchie strade recentemente trasformate in zone ciclabili;
o cominciamo a rompere le scatole a chi di dovere – oggi ho parlato con… il citofono(!) del commissariato di Mesagne – perché vigili, controlli, investighi, intervenga;
o costruiamo itinerari culturali e turistici per recuperare il nostro territorio;
oppure possiamo tranquillamente immaginare che il futuro più prossimo delle nostre campagne sia quello di enormi discariche.
Pubblicherò altre foto dei rifiuti. Vedrò di parlare con i vigili urbani, come mi è stato consigliato. Proverò a parlarne con altri cittadini. A scrivere articoli, a scrivere ai giornali.
Sappiate sin d’ora, però, che accanto ai calcinacci di qualche piccolo lavoro edile, a sanitari e vecchi televisori, comincio a trovare sacchetti già differenziati: tutta plastica, tutto vetro.
E francamente mi sembra impossibile che sia il cittadino normale a portare la differenziata in campagna, anziché lasciarla sotto casa nei giorni stabiliti.
Qualcuno sa ipotizzare il perché di quelle buste già pronte per essere riciclate lasciate sul ciglio della strada, e poi magari bruciate (per quanto bruciare il vetro a me non sembri un’idea così intelligente)?