Secondo il ministro della Difesa italiano, gli F 35 saranno «l’egida della pace». Difendere la pace con i bombardieri è un’interpretazione interessante del concetto di pace. Per preparare la quale, dicevano i romani «bisogna fare la guerra».
Ecco spiegato, grazie al ministro Mauro, perché le nostre missioni sono «umanitarie» e anche perché è stato assegnato un nobel per la pace al presidente Obama.
Prossima tappa: definire anche le armi atomiche strumento di pace (eterna) e assegnare il nobel allo Stato di Israele «per la politica di distensione – auspicata – con i palestinesi».
Un bombardiere, comunque, rimane uno strumento di morte e i guerrafondai restano guerrafondai, sia che lo facciano perché gli piace il sangue, sia che vogliano compiacere le lobby delle armi.