http://www.youtube.com/watch?v=xWIvLs_VZjs
Nessuno giustifichi il terrorismo, ma credo senz’altro che fare come gli struzzi, che mettono la testa sotto la sabbia, non serva a nulla e a nessuno: se il mondo odia l’occidente, buona parte della colpa è dell’occidente. Se Al Qaeda prolifera in Paesi nei quali prima non esisteva stata è sostanzialmente colpa delle guerre americane.
«Colpiremo prima e dovunque chiunque si prepara a colpirci»
(George W Bush, 24 novembre 2001)
«Attaccheremo al Qaeda dovunque sia»
(Barack Obama, 5 gennaio 2010)
Le due dichiarazioni costituiscono il sunto di più di 8 anni di guerre, di morti ammazzati e cattive relazioni internazionali; 8 anni che potevano certamente essere spesi meglio.
In attesa che la catastrofe si estenda allo Yemen (e se non avverrà sarò contento di avere sbagliato), con la fine dell’era Bush i teorici dello scontro di civiltà non hanno smesso di stappare bottiglie di champagne; con loro, i mandanti più o meno occulti della strage senza fine: i produttori e venditori di armamenti.
Non c’è giustificazione legale, né nel diritto, né nelle dichiarazioni dei princìpi che dovrebbero reggere le nostre società.
Non c’è giustificazione religiosa.
Non c’è altro se non la vergogna di chi non riesce a scrollarsi di dosso la barbarie.
E l’Italia, e l’Europa, dietro, come un cagnolino che segue il padrone.