2010

 Praga. Il muro di John Lennon
 Buon anno a tutt* e speriamo in un 2010 migliore del suo predecessore. Intendo dal punto di vista politico e dei diritti, perché per altri versi per me il 2009 è stato un anno meraviglioso, visto che, ad esempio, son diventato papà.
 Se non aggiorno il blog da un po’ è perché ho problemi col computer. In pratica il mio Mac mi permette di entrare nell’amministrazione del blog, ma non di fare modifiche. Non riesco neppure a inserire i post o i commenti (in questo momento scrivo su un mini-pc che mi ha prestato un amico, ma mi sa che ho le dita troppo grosse per questa tastiera, accidenti!). Lo stesso vale per Facebook (posso iscrivermi ai gruppi ma non postare o commentare) e per l’accesso ad alcuni server di posta (ma non ad altri!). Se tra i naviganti "in visita" vi fossero valenti informatici, li invito a darmi una mano lasciando un commento.
 Causa problemi tecnici, mi sa che farò anche un po’ di vacanza, nel senso che non so con quale frequenza riuscirò a pubblicare, anche perché – lo ripeto – in questo pc che sto utilizzando adesso è tutto quanto in miniatura…
 A chi volesse seguire le vicende della Gaza Freedom March consiglio il blog Scirocco. Gli attivisti internazionali sono ancora bloccati in Egitto, il che ha – quantomeno – l’effetto positivo di mettere a nudo (se mai ce ne fosse bisogno) la verità sugli interessi che muovono il regime di Mubarak, che dopo la fine dell’impero di George W. Bush cerca di sostituire l’Arabia Saudita come Paese musulmano di riferimento per la Casa Bianca. Credo che i sit in di protesta degli attivisti della Gaza Freedom March al Cairo e i riflettori puntati sulla barriera d’acciaio che l’Egitto sta costruendo ai propri confini con Gaza per mettere fuori uso i tunnel del commercio clandestino non possano non sollecitare una reazione – almeno a livello di opinione – in larga parte della popolazione egiziana.
 Per il resto, non abbassiamo la guardia nei confronti del razzismo montante in Italia, nascosto dal finto clima d’amore che il boss dell’esecutivo ha messo in scena con la connivenza di altri, a partire da messer Spumante & il suo attendente Panettone. In 1984 di Orwell 3 sono i ministeri: quello della Pace serve a fare la guerra, e le missioni umanitarie ci hanno dimostrato che è già così anche per noi. Quello della Verità ha il compito di modificare e riscrivere continuamente il passato, secondo le esigenze del regime, e l’arte della smentita, praticata senza sosta da chi ci governa, sembra voler imitare il modello letterario. Il ministero dell’Amore è il luogo in cui i veri o presunti nemici del regime vengono torturati: non vorrei che la nascita del berlusconiano pdl dell’amore presupponesse qualche Guantanamo nostrana. Ma no, ci sono già i Cie e, a ben vedere, anche le nostre carceri non se la passano tanto bene.
 Concludo con una nota. Questo blog non pubblica più i propri post sul metablog Kilombo. Non voglio essere inutilmente polemico: su Kilombo ero arrivato tardi e non ho fatto in tempo a conoscerne bene i protagonisti. Ma, come mi è stato segnalato in un commento, chi gestisce l’aggregatore in questo momento ha più volte censurato post altrui e deciso motu proprio l’allontanamento di alcuni blogger. Non è un sistema democratico e quindi me ne vado.
 
 Ancora buon anno a tutt* e attenzione alle ultime mangiate!
 


 L’immagine raffigura il muro di John Lennon, a Praga

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