Pubblico ancora un’e-mail di Arnela, insieme a Luca «inviata» del blog in Medioriente. Parla del tentativo (fallito) di ottenere un visto per Israele e la Palestina. Il titolo, cretino, l’ho aggiunto io.
Mi accorgo di non aver pubblicato nulla sulla loro tappa in Siria; rimedierò a breve, oggi non ce la faccio.
Visto negato
di Arnela
Nel momento in cui vi abbiamo posto il quesito sulla nostra seguente tappa speravamo di scrivervi qualche giorno dopo dalla Palestina. Avevo chiesto il visto all’ambasciata israeliana di Amman e quando ho richiamato, circa una settimana dopo, mi hanno detto che era tutto a posto, di passare a ritirarlo.
Abbiamo davvero creduto di poter passare almeno un mese tra West Bank, Gerusalemme e un kibbutz vicino a Gaza, che già avevamo contattato. All’arrivo ad Amman mi sono presentata all’ambasciata. Eravamo certi di partire il giorno dopo e invece… la domanda di visto è stata rifiutata. Mi sono sentita così male, per l’ennesima volta. Avrei voluto strapparlo quel passaporto… Abbiamo passato un paio di giorni tra delusione e incertezza, vagabondando per la caotica Amman.
E poi ce ne siamo venuti qui, a Dahab, sulla penisola del Sinai. Si sta benissimo… sole e mare… e montagna! Dahab è una ex colonia hippy a poca distanza dal monte Sinai. Si respira effettivamente un’aria molto libertina e capita ancora di vedere qualche personaggio, rimasto qui tutti questi anni o ritornato sperando di trovare il passato. Ci prendiamo questi giorni di relax prima di tornare e trovare l’inverno.
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