Mi
spiace, non ho tanto tempo,
ma lo devo scrivere lo stesso: questo è l’ennesimo caso di censura di
Stato, l’ennesimo bavaglio che Berlusconi e i suoi accoliti hanno usato per tappare la bocca alle poche personalità ancora scomode nel
mondo dell’informazione italiana. La solita bufera su AnnoZero, che si
dovrà dare una regolata sennò sarà chiusa e un vignettista, Vauro
Senesi, che non ha il dirtitto di far satira a spese dei potenti, perché
poi magari qualcuno ci crede e il consenso inizia a incrinarsi…
Qualunque cosa pensiate circa il comportamento della Protezione civile
in Abruzzo; che riteniate sciacallaggio sparare sui soccorsi per
mettersi in mostra o viceversa utilizzare il dramma per fare audience;
che riteniate che 4 mesi di scosse fossero una ragione sufficiente per
prendere qualche iniziativa per la protezione della popolazione o che
pensiate che un sisma è imprevedibile e che si può intervenire soltanto dopo;
IN OGNI CASO vi prego di notare il cinismo col quale la classe
dirigente si appropria di una disgrazia come questa per creare un clima
di unità nazionale, i sudditi stretti intorno al Capo, al corpo del
Capo, a suggere beati il suo sorriso che irradia l’ottimismo, beati
perché il genio italico ha saputo trasformare i disagi della tendopoli
in campeggio, beati perché lo Stato ci pagherà l’albergo al mare,
parole e toni di volgarità inaudita, data la frivolezza che
sottointendono nel ridurre il cataclisma a scampagnata di pasquetta.
Sono loro quelli dignitosi? Quelli che rispettano il dolore di un
popolo? Ed è Vauro, l’autore della vignetta riprodotta qui sopra, ad
aver oltrepassato i limiti del buongusto? Io penso invece che, se anche non
è vero che tutti i danni conseguenti il sisma abruzzese sono colpa dei
governanti presenti, è vero però che le macerie delle case ci additano
una maniera di costruire che non rispetta i criteri previsti dalla
legge, che non rispetta le reali necessità abitative e urbanistiche,
che non rispetta le specificità del territorio. Di qui si fa ancora più
forte l’esigenza di combattere la deregolamentazione spinta (anche) in
ambito edile, col Piano casa del governo che, veramente, rischia di
aumentare le cubature dei nostri cimiteri. Un’Italia distrutta, e non
solo dal sisma, è quella che questo governo consegnerà – quando si
deciderà a mollare il posto di comando – alle nuove generazioni.
Un’Italia illegale, senza regole sicure se non la principale: quella
dell’omertà, per cui chi dà fastidio va zittito, come oggi Vauro, in
barba alla stessa legge dello Stato e a quell’articolo 21 della
Costituzione italiana che dovrebbe garantire la libertà di esprimere il
proprio pensiero.
Per quanto mi riguarda, ho inviato il seguente testo via mail alla redazione di AnnoZero:
Gentile redazione,
trovo che la continua ingerenza della politica nelle vicende della TV di Stato e nelle scelte redazionali di un programma d’informazione sia antidemocratica e indegna di un Paese europeo del XXI secolo. Esprimo – e vi prego di comunicare – tutta la mia solidarietà e il mio apprezzamento a Vauro Senesi, vittima della sempre più pronunciata mancanza di libertà di dissenso in un contesto politico e civile che ha deciso l’intoccabilità del capo del governo. Chi ha il diritto, in democrazia, di stabilire dove incomincia e finisce il buon gusto? La vignetta di Vauro sulle cubature dei cimiteri mette in evidenza in maniera assolutamente non strumentale i rischi cui la politica di questo governo espone continuamente la popolazione.
Grazie per il vostro lavoro e provate a resistere.
Con affetto,
Mario Badino
Scriverò ora a Mauro Masi, direttore generale Rai, per dirgli che cosa penso del suo "gesto": invito tutt* a fare altrettanto, magari minacciando di rinunciare per sempre a quella scatoletta infernale che serve a farsi dire che cosa acquistare e a pagare il canone. Non avendo ancora trovato l’e-mail, vi rimando QUI.
Segue il testo della lettera scritta da Michele Santoro al direttore generale Rai Mauro Masi, tratto dal sito della trasmissione
Alla c.a.
Prof. Mauro MASI
Direttore Generale RAI
e p.c.
Dott. Antonio Di Bella
Direttore TG3
Dott. Antonio MARANO
Direttore RAI DUE
Roma, 15 aprile 2009
Egregio Direttore,
mi riferisco alla Sua di oggi contenente rilievi sull’ultima puntata del programma Anno Zero.
Respingo gli addebiti che mi vengono mossi in quanto sono certo di aver esercitato con i miei collaboratori la professione di giornalista con grande correttezza.
Inoltre faccio presente che alla mia redazione non sono pervenute richieste di rettifica o annunci di iniziative legali da parte di alcuno.
Le ricordo come la stessa Rai abbia recentemente riconosciuto che l’autonomia del giornalista non può essere menomata, nemmeno dall’editore.
Riguardo ai rilievi sui singoli servizi ribadisco che l’equilibrio di una trasmissione deve essere valutato nel suo complesso, nel generale contesto dell’informazione offerta dal servizio pubblico e valutando nel merito se ciò che si descrive o si narra sia vero o falso.
Le nostre critiche alla mancata pianificazione dei soccorsi trovano ampia conferma nei giornali di tutto il mondo. Lo stesso Enzo Boschi, presente in trasmissione, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, facente parte della Commissione Grandi rischi ed uno dei massimi esperti italiani in materia di eventi sismici e di Protezione Civile, ha più volte sottolineato: “Santoro ha ragione a fare questi rilievi”.
Tutto ciò non sminuisce il comportamento straordinario dei soccorritori dopo che si è verificato il terremoto, comportamento che nessuno di noi ha mai messo in discussione e che siamo pronti a ribadire in tutte le circostanze.
Mi lasci infine dire che la sua decisione di sospendere Vauro rappresenta una censura che produce una grave ferita per il nostro pubblico e per l’immagine della Rai. La invito a soprassedervi.
Con i migliori saluti.
Michele Santoro
E’ tragico (anche) questo frammento dell’immensa tragedia abruzzese: a l’Aquila è morto anche Hussein Hamada, uno studente arabo israeliano di 23 anni di Kaboul (un villaggio della Galilea situato nel nord di Israele) che era arrivato in Italia per studiare medicina. La sua ragazza ha raccontato ad Anno Zero che Hussein affermava di essere venuto a studiare in Italia per scampare ai bombardamenti su Israele, che hanno fatto vittime anche tra i cittadini arabi di Israele.
beh credo sia il minimo…quella non e’ satira……..