La piazzetta della cittadinanza attiva

Le foto di questo articolo sono state scattate dai miei a Matera dove, a quanto pare, esiste una Piazzetta della cittadinanza attiva. Io ne approfitto per introdurre una nuova sezione del blog, nella quale raccoglierò varie iniziative sociali e politiche (petizioni, boicottaggi, proposte, ecc), cui invito tutti a partecipare.
Tanto per cominciare, voglio fare un piccolo riassunto: nell'articolo che sta sotto a questo trovate un appello per devolvere l'otto per mille delle tasse alla Chiesa valdese che, a quanto pare, non lo utilizza per il culto, ma integralmente per beneficienza. C'è anche la possibilità di partecipare a questa petizione, volta a superare il Concordato tra lo Stato e la Chiesa cattolica.


In difesa della laicità dello Stato, è poi il seguente appello al Parlamento italiano:
Si può continuare a tacere? O bisogna interrogarsi se non si è andati oltre? Oltre lo stato laico e il rispetto della pluralità delle idee Oltre l'idea di uguaglianza e il principio di non discriminazione Uno stato è laico se religioni e ideologie non hanno influenza sul governo della società, ma hanno valore solo per le persone. Lo stato deve garantire un comune spazio di libertà e, non può imporre una dottrina morale. Per questo è necessario che chi siede in Parlamento per volontà di elettori e elettrici serva il principio dell'autonomia e del pluralismo, rappresentando e disegnando una comunità libera e responsabile, contrastando le diseguaglianze in un contesto di diritti e doveri e sancendo la libertà di organizzarsi la vita e le relazioni senza che le scelte di alcuni diventino obbligo per tutte e tutti, pena la perdita dell'autonomia personale e la conseguente violazione della dignità della persona.
Vediamo crescere ogni giorno un ossessivo richiamo da parte della chiesa cattolica ai valori e ai modelli unici: in questo apostolato scorgiamo, con preoccupazione, vene di integralismo e di contrapposizione a altri integralismi, ma, proprio perché laici, difendiamo la libertà della Chiesa e della sua missione.
Ciò che ci pare vada oltre è vedere le istituzioni, a partire dal nostro Parlamento, incapaci di esprimere autorevolmente il proprio giudizio. Arretrare per evitare la chiarezza, per paura di un sano conflitto di idee non aiuta la convivenza, anzi descrive una società triste, che guarda indietro e non sa scrutare il futuro. I diritti civili segnano l'epoca, parlano dell'accoglienza e delle società multietniche, del bisogno essenziale di diritti, doveri, responsabilità, di rispetto, di libertà e quindi di laicità.
Per adesioni: scamusso@tin.it
 
S. Camusso, sindacalista; F. Capelli, dir. Casa della cultura di Milano; S. Coyaud, giornalista; C. Fasoli, musicista; G. Gaslini, musicista; G. Giorello, filosofo; S. Lo Giudice, pres. naz. Arcigay; A. Mancuso, segr. naz. Arcigay; R. Marcotulli, musicista; A. Martini, pres. on. fed. ciclistica it.; P. G. Odifreddi, matematico; M. Ovadia, regista; O. Piccolo, attrice; L. Ravasi, psicanalista; M. Rebotti, giornalista; P. Soldini, giornalista. 


Sit in a Roma per Rahmatullah Hanefi
Il prossimo 19 aprile, alle 17.30, si terrà davanti all'ambasciata afghana a Roma, in via Nomentana 120, un sit in per chiedere la liberazione di Rahamatullah Hanefi, il mediatore di Emergency nel caso Mastrogiacomo, da quasi un mese in carcere a Kabul. Due le richieste fondamentali. Una «al governo afghano di liberare immediatamente Rahmatullah Hanefi e di creare il clima favorevole affinché Emergency possa riprendere normalmente il suo lavoro», denunciando «le vergognose dichiarazioni del governo Karzai, che ha accusato Emergency di fiancheggiamento con i terroristi». L'altra, «al governo italiano di usare tutti i mezzi disponibili, ufficiali e informali, per ottenere questi obiettivi».

Al sit in hanno finora aderito: Action, Aprile online, Arci, Assopace, Carta, Cisda, Donne in Nero, Fiom, Forum Ambientalista, Giovani comunisti, Gruppo Abele, Left, Libera, Liberazione, Lunaria, manifesto, Rinascita, Riva Sinistra, Sci, UdS UdU Un ponte per, ReDS – Rete degli studenti, Tavola della pace.


  
Concludo la rassegna ricordando la petizione on line per far assegnare il nobel per la pace a Gino Strada e, in più, una piccola iniziativa di questo blog. Tutti sono invitati a copiare e incollare la frase che segue, corredandola di nome, cognome e città di residenza, oltre all'eventuale precisazione “cittadin* italian*”, per poi inviarla al presidente Prodi (trasparenzanormativa@governo.it).

Ecco il mio fac-simile:
 

“Presidente Prodi, esprimo la mia solidarietà a Emergency e la mia preoccupazione per la sorte di Rahmatullah Hanefi. Chiedo al mio governo di fare di più”.

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Una risposta a La piazzetta della cittadinanza attiva

  1. GhostCCCP scrive:

    Concordo Mario,
    Ho aggiunto sul mio blog un breve commento e una gif da me programata su questo argomento:
    http://www.bloggers.it/NICOR/
    Presto segnalerò la tua petizione anche sul mio blog.
    Ciao Mario (sempre ottimi i tuoi post)

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