Camingsùn: «Quelli del sì» (a tutto, incondizionatamente)

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QUELLI DEL SÌ
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(a tutto, incondizionatamente)
 
 No Tav, No Dal Molin, No inceneritori! No strada, No discarica, No rigassificatori!
 E che è? ‘Nzepò ffà ggnente? Ci siamo stufati di tutti questi NO, ci siamo stufati di voi, di «Quelli del No», che se fosse per voi saremmo ancora tutti trogloditi con le caverne e le clave. Noi siamo gli altri, siamo quelli del sì, del sì a tutto, incondizionato: siamo la nuova classe dirigente, siamo di centro-destrosinistra, siamo quelli che le riforme ci vogliono e viva le riforme. Perché? percome? Manco lo sappiamo, ma fa niente: l’importante è farle. Le grandi opere muovono cemento. Il cemento so’ ttanti sòrdi. Che c’avete contro li sòrdi? Dobbiamo ffà tutti la fame? Chi l’ha detto che non va bene l’inceneritore? Chi l’ha detto che le nanoparticelle fanno male? So’ così piccole che fanno tenerezza… Chi l’ha detto che la quarta corsia è inutile? Chi l’ha detto che non si può militarizzare ‘na discarica? Se si può fare una base militare per un altro Stato contro il parere della città che la dovrà ospitare, allora si può fare pure la discarica. Occorre essere responsabili. Pensare alla governabbilità. Esse pacifisti, ma anche guèrafondai, libberisti, ma saper citare Marx quando fa fine. Bisogna essere tutto e il contrario di tutto (che è una gran fatica).
 E così, visto che le riforme ci vogliono. Visto che siamo quelli del «fare». Visto che la guerra fredda è finita. Visto che c’è la lotta al terrore: ma chi l’ha detto che non possiamo accordarci con Berlusconi? Che la sinistra deve stare a sinistra e non a destra della destra? Che gl’inciuci non sono una cosa bella? Il nome non è granché, ve lo concedo, ma quel che conta è la sostanza. Così, a furia de capì ppe’ quale raggione tra il piddì e il piddièlle c’è ancora quella «elle» a suggerì ‘na quarche differenza che non ze vede bene, tutti li pezzi se so’ assemblati assieme e hanno formato er Veltruscone, mostro ggigante come il suo appetito, che tutto acchiappa e araffa ner Paese, pe’ la sua nutrizione.
 E dopo quest’introduzione delirante, pubblico su gentile concessione dell’autrice un articolo di Audrey, dal blog LogicoKaos, che parla proprio di uno dei tanti accordi tra i due finti nemici…
 
 Il PD baratta con Berlusconi la lotta alle mafie con la nuova legge elettorale per le europee: il salvataggio di Cosentino a Montecitorio. Complimenti.
 (da LogicoKaos)

 
 Mercoledì scorso la Camera ha respinto una mozione (presentata da esponenti del Pd, dell’Idv e dell’Udc) per far dimettere il sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino, accusato da sei pentiti – come ha scritto "L’espresso" nelle scorse settimane – di fiancheggiare il clan camorrista dei Casalesi. Nella mozione, di cui il democratico Soro è stato primo firmatario, si ricordano le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, l’inchiesta della Procura di Napoli, i presunti patti elettorali tra l’esponente di Forza Italia e i boss di Casal di Principe. La mozione impegnava il Governo ad invitare l’onorevole avvocato Nicola Cosentino a rassegnare le dimissioni da Sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze. La mozione non è passata perché, se la maggioranza di centrodestra ha difeso compatta il sottosegretario, molti esponenti del Partito democratico si sono astenuti, mentre altri hanno preferito uscire dall’aula e non votare. Tra l’altro, date le molte assenze nelle file del Pdl, se il Pd avesse votato compattamente per la sua mozione questa avrebbe avuto ottime possibilità di passare.
 Qui la lista dei deputati PD che hanno votato contro, o si sono astenuti o non si sono fatti trovare in aula al momento della votazione, alcuni uscendo un attimo prima della votazione stessa e rientrando subito dopo.
 
 http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Il-Pd-salva-Cosentino/2063067
 
 Evidentemente, come dichiarato dall’europarlamentare Fava, anche la lotta alle mafie è diventata miserabile merce di baratto tra il PD e Berlusconi, in cambio della nuova legge elettorale per le europee.
 
 http://www.sinistra-democratica.info/modules/civicrm/extern/url.php?u=10738&qid=3072819
 
 Yes we can… recitava Veltroni in campagna elettorale.
 Nel senso che ormai il PD può tutto, pur di sopravvivere miseramente, e Berlusconi ringrazia.

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3 risposte a Camingsùn: «Quelli del sì» (a tutto, incondizionatamente)

  1. spartaco re scrive:

    er brogghe che ‘a penza esattamente come te

    http://maanche.wordpress.com

  2. Audrey scrive:

    Niente affatto delirante Mario!
    Condivido al 100%…
    Oddio sarò diventata consociativista pure io come il PD??? 🙂
    Ciao!

  3. Mario scrive:

    @ spartaco: faccio subito un giro…
    @ Audrey: Oddio, spero proprio di no!

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