Autistici/Inventati e il solstizio d’inverno

 
 Quello che segue NON È UN MESSAGGIO PUBBLICITARIO, bensì un appello in favore del collettivo Autistici/Inventati, che gestisce la piattaforma NoBlogs, sulla quale pubblico il blog (e come me tantissime persone). Proprio poiché si tratta di un progetto del tutto acommerciale, che anzi fa della critica al sistema dominante una delle proprie ragioni di esistenza, la sua importanza è enorme, soprattutto di questi tempi. Mi permetto allora di rilanciare l’appello del collettivo: la crisi c’è, come dappertutto, e c’è bisogno d’aiuto, perciò se proprio non ci sono due euro da spendere, per Natale fatevi regalare una piccola sottoscrizione a NoBlogs

 L’appello


 Bancarotte,
fallimenti, depressione e crolli in borsa: lo
scintillante mondo del capitale globale crolla prevedibilmente a pezzi, ma
nonostante le nostre previsioni siano chiaramente confermate, neanche noi,
diciamolo, ci sentiamo tanto bene.
 Il fatto è che se le nostre casse continuano a svuotarsi ai
ritmi di quest’anno, tra breve altro che Lehman Brothers e crisi dei subprime:
il rischio è sempre quello, che i nostri server cedano all’usura del tempo e
che i nostri fondi non bastino a sostenere l’infrastruttura che vi permette di
comunicare con il vostro account di posta, le mailing-list, i siti e i blog di
Autistici/Inventati.
 Eh sì, perché quest’anno, travolti dagli eventi, non ve lo
abbiamo mai ricordato e voi, smemorat*, mica ci avete tanto pensato: anche se
tutto quanto facciamo come collettivo A/I si svolge su base del tutto gratuita,
i costi ci sono e sono consistenti e senza il sostegno di tutta la comunità dei nostri utenti
la nostra esistenza è costantemente in pericolo e rischia di perdere
significato.
 Mentre il solstizio d’inverno si avvicina, quando i giorni
si accorciano e il maltempo incoraggia le riflessioni profonde, premunitevi per
la grossa crisi che ci attende finanziando i vostri mezzi di comunicazione.
 Mandateci la vostra sottoscrizione prima che quest’anno
finisca.

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4 risposte a Autistici/Inventati e il solstizio d’inverno

  1. Lorella Vezza scrive:

    Ho un nipote autistico Matteo, ragazzo splendido, faccio parte dell’Associazione Valdostana Autismo, , conosco molto bene le loro problematiche e quelle dei disabili in genere, sarà per questo che non amo utilizzare le definizioni autistici e autismo a sproposito! Questo progetto sicuramente positivo e utile non si poteva chiamarlo in un’altro modo?

  2. Mario scrive:

    Capisco la tua sensibilità e ciò che dici è sicuramente condivisibile. Sicuramente però il nome del progetto non ha intenzione di offendere nessuno… Forse, utilizzando quel termine, si voleva insistere su come viene percepito a volte chi non obbedisce a certi canoni. Il senso del progetto, in ogni caso, è come dici tu «positivo»… Insisterei su questo. Ciao, Mario

  3. Lorella Vezza scrive:

    Non sono d’accordo: anche nel rispetto dovrebbe emergere la sinistra!
    Chi ha detto che gli autistici non obbediscono a certi canoni? Che cosa vuol dire? Nn è certo una loro scelta, come non lo è nascere paraplegico, sordo, muto e via discorrendo.
    Sono d’accordo che non sia stato fatto con cattiveria, ma con tanta superficialità e questa insieme all’indifferenza, ti assicuro, ferisce ancora di più. Hanno sbagliato e arrampicarsi sugli specchi per difendere uno slogan mi sembra inutile e impossibile!
    Anche perchè vista la bontà del progetto poteva avere un impatto molto più positivi e avere puiù consenso.

  4. Mario scrive:

    Guarda che le cose che ho detto io sono una mia interpretazione, non dico che abbiano fatto bene, ma non credo che ci abbiano pensato. Non si sono arrampicati sugli specchi, loro, io, semmai! Tu hai ragione, circa una sensibilità che sarebbe bene avere. Io dico solo che il collettivo è in perfetta buonafede!

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