L’Orlando curioso – storia di un paparazzo (I)

 
 Ha dichiarato Paris Hilton che gli uomini la sfruttano (per il sesso e i soldi). Sull’Isola dei Famosi, intanto, l’ex parlamentare Vladimir Luxuria ha svelato la tresca Belen-Rossano. Leggo pure (non so a che proposito) un auspicio o un proclama che suona: «Basta mignottocrazia». È la pagina iniziale del mio gestore di posta elettronica, che tutti i giorni mi propina questi titoli, con relative foto, se solo voglio aprire il mio account e controllare chi mi ha scritto. E in mezzo alle voci di gossip ci sono, alla rinfusa, altre notizie di cronaca e politica, come se tutto fosse la stessa roba. Non so se quanto ho detto è in qualche modo emblematico della nostra società. Non so se mi devo indignare o pensare che è normale. E in fondo nessuno mi obbliga a cliccare sui pettegolezzi. Però qualche volta m’incuriosisco e clicco. Perciò ho deciso di pubblicare sul blog un… poema in endecasillabi!, che scriverò man mano, dal titolo assai significativo: «L’Orlando curioso», la storia di un paparazzo di nome Orlando, ficcanaso per mestiere.
 
 Intanto, pare che la Commissione europea stia lavorando nell’ombra per introdurre nei 27 Stati dell’Unione l’agricoltura geneticamente modificata, cosa che, stranamente, il mio gestore di posta elettronica non dice. E probabilmente in Italia tornerà il nucleare, tanto per stare allegri, coi suoi pericoli e soprattutto le sue scorie.
 
 Ah! Come avete passato, ieri, l’anniversario della VITTORIA?
  

 Pubblico, a mo’ di assaggio, i primi versi del poema. Per il seguito occorrerà pazientare…
 
 Orlando curioso
 Canto I (1-48)

  

 Le dive, le veline, i grandi attori,
 politicanti e milionari canto,
 col flash dipingo, coi dovuti onori,
 chi non può star senza la fama accanto.
 Seguendo l’estro e i giovenil furori,
 tutti ritraggo ed è questo il mio vanto:
 posso innalzare od imbrigar cristiano
 col solo movimento d’una mano.
 
 Dirò del mondo, con o senza tatto,
 cosa non detta in prosa mai, né in rima:
 ché l’universo è diventato matto,
 forse diverso da com’era prima;
 io, semplice, per strada m’arrabatto
 coll’obiettivo pronto, che si stima
 felice assai, se gli sarà concesso
 d’immortalar due corna o un po’ di sesso.
 
 Piacciavi d’acquistar, come si suole,
 e la rivista e l’allegato nostro,
 ch’è solito aggredir quelli che vuole
 e metterli in ridicol coll’inchiostro.
 Pronto a iniziare la mia storia sono,
 sedetevi a goder questo mio dono.
 
 Sarà per la mia fama di playboy
 (com’è, come non è, piaccio parecchio),
 mi scelse il direttor fra tutti noi
 e, quasi sussurrandomi all’orecchio,
 l’incarico mi espose per cui poi
 indomito a viaggiare m’apparecchio.
 Stette a guardarmi prima per un poco,
 quindi mi disse, tutto quanto roco:
 
 «Orlando, il jet set s’è innamorato
 di quella indossatrice, Loreley,
 che a Roma alle sfilate ha spopolato
 ed a Milano ha vinto dei trofei.
 Ma quella l’occidente ha abbandonato,
 per il Giappone, che ha accolto lei,
 notissima modella e fica magna
 che a Tokyo sta bevendo la sciampagna.
 
 Si dice che seguito abbia un amante,
 un bell’adone dalla piatta pancia,
 un tipo dall’eloquio entusiasmante,
 col quale vuol ballare guancia a guancia.
 Tu parti. Della coppia foto tante
 torna recando ed io ti do la mancia».
 E così Orlando, che vi parla, appunto,
 a Tokyo all’aeroporto se n’è giunto.


 Nota: I più avveduti avranno riconosciuto una lieve influenza dell’«Orlando furioso» di Messer Ludovico Ariosto e, segnatamente, dei vv. 1-48 del Canto I. Non negherò di aver utilizzato quella fonte per l’ispirazione.

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4 risposte a L’Orlando curioso – storia di un paparazzo (I)

  1. Eliolibre scrive:

    Anch’io tutte le volte che apro la posta m’incazzo! L’indice di dove siamo sprofondati si vede anche da quì.
    Interessante l’Orlando curioso. Aspetto il seguito.

  2. Mario scrive:

    A me la cosa che fa incazzare davvero è che a volte i gestori di e-mail nella loro «informazione» riescono a essere più critici dell’informazione vera. Prendi quando raccontano di Berlusconi che va al Bagaglino o difende le veline. Il commento del gestore di posta è velenoso: «Berlusconi, che evidentemente non ha niente di meglio da fare…». E questo è davvero indice, come dici tu, del livello cui siamo arrivati!

  3. Maria Pia scrive:

    Bello l’Orlando!
    Dopo le donne aspetto i cavalier, anzi IL CAVALIER

  4. Arrigo Boito scrive:

    Complimenti per le rime, assai ispirate. Purtroppo i mezzi di informazione sono invasi dalle gesta di numerosi cialtroni; probabilmente sono di capitale importanza per il bene comune…

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