In extremis… Pulizie di primavera!

 Il bosco sopra Fénis (Aosta)

 
 Oggi, finalmente,
il sole è tornato.
Ne ho approfittato per un’escursione sopra Fénis (Aosta), fino all’eremo di Saint-Julien, due ore di cammino nel bosco. La pioggia pressoché ininterrotta che ha caratterizzato questa strana primavera ci ha talmente abituati al fresco che basta qualche raggio per credere che la primavera stia finalmente iniziando, invece sabato comincia già l’estate ed è bastata la scomparsa delle nubi per essere avvolti dal sole caldo, che si prepara per luglio.
 
 Onestamente mi vergogno, ma in questi mesi ho pensato di avere qualche responsabilità nel persistere del maltempo, dal momento che per il 21 marzo avevo organizzato l’iniziativa Pulizie di Primavera (un’ora del proprio tempo a raccattare rifiuti, non importa in quale parte del mondo) e poi l’avevo snobbata a causa di un lieve… nevischio! Mi sono detto spesso che probabilmente avrebbe continuato a fare brutto finché non avessi proceduto alle pulizie, ma fino a oggi ho sempre rimandato. Di ritorno dalla passeggiata all’eremo (che racconterò quanto prima nella sezione camminante) ho tirato fuori un sacco di plastica e mi son messo a raccattare schifezze, da buttare una volta a valle.
 
  
 


 
 

 Sarà che
ieri sera al cinema ho visto Biùtiful Cauntri, ma mi aspettavo più rifiuti. Segno che il bosco è pulito, e meno male. Comunque, sono tornato alla macchina con il sacco mezzo vuoto, ma con prede di tutto rispetto, come un barattolo talmente arrugginito che dev’essere stato anni nel bosco (quasi mi è dispiaciuto doverlo sfrattare), un paio di bottiglie di vetro, un’improbabile flacone che aveva ospitato una «bibita a base di carboidrati», plastiche varie, qualche mozzicone di sigaretta, pacchetti vuoti con il celofan attorno, la linguetta di uno yogurt (non dico la marca per non fare pubblicità), un vassoietto in plastica da biscotti, la busta di un supermercato
 
 Tutto sommato, dal bosco sopra Fénis è più bello tornare carichi di castagne.

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5 risposte a In extremis… Pulizie di primavera!

  1. Ivan e Fede scrive:

    Anche noi in data ordierna (o quasi) abbiamo aderito alle pulizie di primavera !
    Io (Ivan) e Fede (la mia consorte) abbiamo liberato il nostro orto appena acquistato, da pattume, plastica e residui di mattoni e cemento vario. Lo sò che a prima vista potrebbe sembrare una operazione di routine che tutti i possessori di orto prima o poi fanno e che possa sembrare che poco abbia a che vedere con l’iniziativa ecologista di pulire una parte di mondo. Ma in realtà é lo spirito ecologista quel che conta ! E noi ce l’abbiamo messo ! Peraltro ci impegnamo di raccogliere rifiuti anche in qualche altra occasione, magari in montagnam, non appena ci capiterà ….

  2. Michael scrive:

    uauuuuu
    avete putito il vostro orto? E chi pensate che l’avrebbe fatto al posto vostro? i servizi sociali del Comune? Si si sarà pure che quello che conta è solo lo spirito, contenti voi….

  3. Mario scrive:

    Sono molto contento dell’adesione di Ivan e Fede all’iniziativa delle Pulizie di Primavera (anche se a sto punto la primavera non è che c’entri più molto). Invito tutt* a prendere esempio! In realtà (rispondo a Michael) so com’è fatto l’orto in questione e siccome è in vista è come se avessero pulito un pezzo di giardino… Quindi va bene, a parte lo spirito, anche perché fra l’altro si sono ripromessi di pulire un pezzo di montagna. Non ho capito, invece, se Michael si è ripromesso qualcosa…

  4. Michael scrive:

    Francamente no, non mi sono ripromesso nulla, il mio orto e il mio giardino li tengo puliti perchè mi piace vivere in un ambiente confortevole e carino, non perchè sia ecologista. Per tutto il resto del pianeta, quello che c’è oltre i confini del mio orto, reputo il movimento ecologista come utile stimolo e controllo verso quelli che poi le decisioni devono prenderle, fortunatamente non sono loro a farlo, alrimenti proveri noi….
    Per concludere, pur non sentendomi etichettato come ecologista è una vita che ripulisco lungofiumi e sentieri alpini da rifiuti vari, per convinzione personale, per star bene con me stesso e con l’ambiente che mi circonda, non per voler salvare il mondo.

  5. Mario scrive:

    Ecco, non voglio fare come quell* che dicono: «Guarda che alla fine stiamo dicendo la stessa cosa», perché a volte li trovo insopportabili, però forse siamo veramente d’accordo. Sì, lo ammetto, ho presentato la cosa come un “salviamo il mondo”… So, naturalmente, che non è possibile, quindi rimane proprio quello che dici tu, che è bellissimo: «è una vita che ripulisco lungofiumi e sentieri alpini da rifiuti vari, per convinzione personale, per star bene con me stesso e con l’ambiente che mi circonda». Hai sintetizzato perfettamente. Fare certe cose, soprattutto, è BELLO. In primo luogo per sé. O almeno, a me piace.

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