Una risata amara. Elezioni politiche 2008.

  Una premessa: le foto di questo articolo si riferiscono alla serata di sabato sera all’espace, La grande risata. Colle elezioni non c’entrano proprio…Sabato si rideva, oggi no
 
 Avevo un
paio di foto belle per commentare i risultati elettorali, ma ho deciso di dar retta a mio fratello, che dice che di un certo personaggio si parla già abbastanza. Lo sappia, cavaliere, se mai dovesse leggermi: da me non avrà la copertina!
 
 L’esito di queste elezioni, comunque, mi getta nello sconforto più assoluto. Una persona che stimo è dispiaciuta per la vittoria di Berlusconi, ma si consola col fatto che ora c’è il bipolarismo e che finalmente sarà possibile governare. Anche il risultato della Lega, che, se confermato, raddoppia i suoi voti, sarebbe positivo, perché finalmente si farà il federalismo fiscale.
 
 Io invece non ho nulla per cui festeggiare. Considero il bipartitismo all’americana la fregatura più grande che il nostro Paese potesse autoinfliggersi, una sciagura
tremenda: ora due partiti ideologicamente indistinguibili (uno un po’ più rispettoso della legge, l’altro molto meno) si metteranno d’accordo per fare le riforme. I poteri del premier ne usciranno rafforzati e giungeremo, finalmente, all’entusiasmante confronto tra democratici e repubblicani di casa nostra, una supence paragonabile, forse, a quella che suscitano in me Hillary e Obama… La Sinistra arcobaleno, infine, esce con le ossa rotte: a quanto sembra, non sarà rappresentata in Parlamento, ha fatto la fine del PC francese. Se lo merita, naturalmente, ma questo non è una consolazione.
 

 
Arnela, Simone e io


 
 Nella mia regione (la Valle d’Aosta) c’è un sistema un po’ speciale: eleggiamo un deputato e un senatore, poi, per il resto, i nostri voti non contano assolutamente nulla, perché non incidono sul dato nazionale (sarà poi costituzionale?, mi domando). Qui da noi sembrerebbe che alla Camera abbia vinto il candidato di (centro)sinistra, al Senato quello dell’Union Valdôtaine. Pareggio? Anche qui non ho grandi motivi di gioia
 
 
Un piatto allegroInvito tutte e tutti alla resistenza, naturalmente, e anche per questo corredo questo articolo con le foto della Grande risata, la serata di sabato scorso all’espace, per aspettare le votazioni evocando quella grande «risata» che prima o poi, davvero, «li sommergerà». Una «risata» che per ora si tinge un po’ d’amaro, anche se sabato (a quanto mi dicono) è andato tutto bene. E allora voglio piantarla di parlare del Palazzo e passare a cose più serie, come i ringraziamenti.
 
 Ringrazio le persone che hanno letto e recitato con me (Arnela, Francesco, Lia, Patrizia, Sara, Simone) e poi Francesco Lucat, che ha suonato il piano, Silvia che mi ha dato sostegno e una grossa mano nel mettere giù la scaletta, le persone che hanno inviato un testo, anche se le esigenze di tempo ci hanno impedito di leggerli tutti… Ringrazio Ricky, lo chef, per la cena a base di riso, Corrado e Fabio per il supporto tecnico, i due principali partiti italiani, che hanno reso possibile la sorpresa finale, con questo video e questo e, naturalmente, tutti i presenti, quelli che sono venuti apposta e quelli che si son trovati lì per caso e che non sono scappati…
 

 
La cena

 
 Pubblico solo un piao di foto, perché stavolta molte sono venute maluccio (troppi occhi rossi che non riesco a eliminare senza riempire di macchie
le facce). Quanto all’attribuzione, è il solito dilemma: sono di Silvia o mie? Ai critici l’ardua risposta.

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2 risposte a Una risata amara. Elezioni politiche 2008.

  1. licenzafissa scrive:

    senz’altro le foto sono di silvia, visto che tu ci stai dentro (alle foto)!
    la serata della risata è proprio stata carina, almeno ci ha fatto sorridere un po’ prima di bere il calice amaro delle elezioni.
    tempi bui per la sinistra italiana, ma temo anche valdostana…dopo la scomparsa della sinistra arcolbaleno dal parlamento, il mese prossimo, se continua così, rischiano di sparire anche i candidati dell’arcobaleno dal consiglio regionale, in nome del “voto utile” per i candidati ex unionisti, ora autonomisti e pseudo progressisti del galletto…un consiglio regionale senza tipi onesti e competenti come curtaz e venturella sarebbe davvero una tristeresse tutta valdotaine…
    Forse le previsioni sono troppo funeste, ma a quanto pare va a sempre a finire peggio di quanto si pensi.
    perciò a questo punto meglio essere pessimisti e rallegrarsi per le (eventuali) piccole e inaspettate gioie!
    alla prossima risata!

  2. Mario scrive:

    E invece l’ultima foto e la penultima sono mie! Quanto alle elezioni regionali, speriamo bene… Anche se quello che dici sul “voto utile” mi fa venire i brividi. Continuano a crollare i miei punti di riferimento e mi fa pure male un dente. Questo non c’entra, naturalmente, quell’altro invece sì (nel senso che è entrato a Palazzo Chigi) e in regione ancora non si sa… Aspettiamo le piccole e inaspettate gioie, come dici, e organizziamo presto un’altra serata di resistenza civile e culturale!

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