Se poi ci ammazzano tutti…

 La precarietà della vitaSe poi ci ammazzano tutti, alla fine è una soluzione anche quella: magari nel tentativo di ucciderci moriranno anche loro, ma questo significa soltanto che la soluzione sarà più radicale. Io non capisco come sia possibile accettare senza dir nulla quest’infernale cocktail liberista che mette l’interesse dell’impresa davanti alla vita dei suoi lavoratori, che specula sui tumori, la fame, sull’impoverimento diffuso.
 
 Come accettiamo che interi quartieri delle nostre città diventino trappole per cittadini-topo, siano abbandonati al degrado, come in tante città statunitensi, o alla periferia di Napoli. Non lasceremmo che una stanza, anche una sola, in casa nostra, si trasformasse in un deposito di letame, o di spazzatura, ma permettiamo che il nostro territorio e il tessuto sociale della nostra società siano divorati dal di dentro come corpi malati di cancro.
 
 Non appena possibile pubblicherò qualche dato sugli inceneritori (uno lo vogliono fare anche in Valle d’Aosta, la mia regione; una nuova attrattiva turistica?), sulle altre fonti di energia "sporca" assimilate a quelle rinnovabili, sull’Expo Milano 2015, sui grattacieli di Torino, ecc. A proposito, ieri sera il
Consiglio comunale di Torino, con 30 voti a favore e 10 contrari, ha approvato la variante 164, che consentirà di superare i 150
metri
di altezza ai grattacieli da costruire nella zona di Porta Susa. Quello
Intesa San Paolo potrà raggiungere i 172 metri. Nella stessa
seduta, il Consiglio comunale ha bocciato la proposta lanciata da Sinistra Arcobaleno di un referendum
consultivo
sulla crescita verticale. Il Comitato Non grattiamo il cielo di
Torino
ha manifestato la propria contrarietà al progetto, in piazza, con
500 palloncini neri. Dalla Torre Littoria di piazza
Castello
, un esempio concreto di come un grattacielo possa anche non essere una buona idea, è stato fatto scendere uno striscione di 20
metri
con la scritta Un’ombra su Torino. Che purtroppo non è una metafora.
 
 Per gli sviluppi su Torino e su tutto il resto, restate in contatto.

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Una risposta a Se poi ci ammazzano tutti…

  1. Mario scrive:

    Di queste cose si parlerà ancora. Intanto consultatevi la mappa degli inceneritori in Italia, nella colonna di destra di questa pagina.

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