Una parola sul Vaffanculo Day

 Il banner del Vaffanculo DayCi sei o non ci sei, recita l'inno del V-Day, scaricabile qui in forma audio e nella colonna di destra completo di video. E, come avranno notato i naviganti più assidui, sono settimane che il piccolo banner qui a sinistra campeggia nella colonna di destra del blog… Io ci sarò, sabato prossimo, perché nelle piazze d'Italia si farà qualcosa di straordinario: si raccoglieranno firme per una proposta popolare di legge elettorale che, accolta, produrrebbe un salutare scossone al nostro sistema politico ormai tendente alla casta. Io non sono sempre d'accordo con Beppe, ultimamente non ho apprezzato le sue parole contro gli immigrati cinesi, sulla necessità di riformare le pensioni, i toni usati contro l'indulto (che pure non è stato fatto nel migliore dei modi: ne ha beneficiato più Previti di tanti poveracci)… Non sono sempre d'accordo, ma questa volta si tratta di un'occasione unica: bastano 50.000 firme (lo dice la legge) per costringere il Parlamento italiano a discutere una proposta di legge basata su tre semplici punti.
  
 1. I condannati (o quelli che hanno un processo in corso) non potranno più 
candidarsi al Parlamento;
 2. Dopo due legislature (massimo 10 anni) i parlamentari non potranno essere rieletti. Potranno continuare a fare politica, ma dovranno lasciare lo scranno a qualcun altro;
 3. Si dovrà poter votare la persona, oltre al simbolo (il candidato non dovrà più essere scelto dai partiti).
 
 Insomma, una possibile rivoluzione. Per evitare che una cosa del genere si perda in Parlamento è necessaria una prova di forza da parte dei cittadini, che con il loro numero determineranno la maggiore o minore opportunità per la casta di insabbiare tutto. Gli iscritti al V-Day, secondo il blog di Beppe Grillo, sono già più di 190.000 ed è facile prevedere che le 50.000 firme necessarie all'avvio dell'iter della proposta di legge saranno agilmente superate. Per evitare la stroncatura dei molto onorevoli inquilini del Palazzo occorrerà mobilitare un bel po' di gente, superare le 200 mila firme e soprattutto continuare a pressare Montecitorio e Palazzo Madama perché non pensino di fare finta di niente.
 Intanto, l'adesione al V-Day ha raggiunto i cinque continenti: davanti a consolati e ambasciate italiane all'estero, volontari distribuiranno volantini per spiegare l'iniziativa all'opinione pubblica mondiale.
 Per ulteriori informazioni, scarica il volantino. Per avere notizie sull'iniziativa nella tua città, guarda qui.

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4 risposte a Una parola sul Vaffanculo Day

  1. Emiliano scrive:

    Ma il V Day ci sarà anche in piazza a Cogne?
    Bella Mario, bel blog !

  2. emiliano il risottaro scrive:

    Caro Mario,
    Al di là degli scherzi sul V-day a Cogne e nonostante la mia ignoranza in materia politica e legislativa, mi permetterò ugualmente di sollevare delle questioni riguardo alla legge per cui si raccolgono le firme, nei suoi rispettivi punti, e riguardo al V day in generale.
    1)Le conseguenze del fatto che i condannati (o che hanno in corso un processo) non potranno più candidarsi al parlamento quali sono? Secondo chi lo propone è evidente che ciò porterà a un miglioramento della classe politica. Questa è una previsione molto ottimista, e mi rincuora vedere che questa speranza muove le persone. Io invece, che sono paranoico, provo a fare un altra ipotesi, che spero non si verifichi. Sappiamo che chi detiene il potere vuole mantenerlo ad ogni costo. Per cui la nostra classe politica malata tenderà ad evitare di perdere il privilegio della poltrona. Come? Il primo modo che mi viene in mente è un attacco alla magistratura. Abbiamo già visto nell’ultimo periodo come i rapporti tra politica e magistratura siano sempre più tesi (attacchi sia da destra che da sinistra). Questa legge, che di fatto darebbe alla magistratura una ulteriore responsabilità sulle sorti del paese (e di conseguenza una maggiore pressione sulla giustizia) potrebbe esacerbare questo scontro, in cui la magistratura avrebbe tutto da perdere, essendo dopo tutto, tra le due, la parte più debole. Inoltre, se, per evitare questa legge, la politica ricorresse a leggi “ad personam” per rendere più difficilmente condannabili quei reati di cui soventemente si macchia, si avrebbe un ulteriore aumento di corruzione nel paese. Questo non è fantascienza, ma quello che è avvenuto con i governi Berlusconi.
    2)Il secondo punto mi sembra semplicemente che lasci le cose inalterate. I due mandati favoriranno si un ricambio generazionale, ma, a parte il fatto che non è detto che chi arriva sia meglio di quelli che sono li da trent’anni, il potere rimmarrà sempre nelle mani degli stessi organismi di partito. Anzi le strutture parentali-mafiose che già presiodono alle gerarchie di partito (e di potere) diventerebbero forse ancora più rigidamente parentali-mafiose, ancora più controllate, per tutelare i propri interessi. L’esempio di Milano, città in cui (ahimè) vivo mi dice che si può scavare anche quando si è toccato il fondo, e che al peggio non c’è mai limite (eppure il sindaco e le giunte comunali seguono il principio dei due mandati).
    3) Il terzo punto è giusto e non ho nulla da dire: mi sembra una questione di trasparenza fondamentale per una finta democrazia come la nostra.

    In definitiva io andrò al V-day, che è una bella iniziativa popolare, un momento di incontro, di presa di coscienza e di riflessione. La rabbia che lo anima d’altra parte è pienamente condividivisibile, ammesso che non si risolva in mondanità. Firmerò le legge, se non altro per il terzo punto e perchè spero che le mie considerazione sugli altri due si rivelino sbagliate. Ma credo che se vogliamo migliorare la nostra classe politica non possiamo attaccarla in modo così diretto, perché probabilmente servirà solo a farla rintanare ulteriormente nella sua nicchia e magari renderla ancora più aggressiva, proprio perchè minacciata. Certo è già qualcosa. Ma credo che siano altri modi: affrontare la partitocrazia per quello che è diventata, nella sua famelica ingerenza. Dov’è finita la legge sulla televisione? E quella sul conflitto di interessi? Sulle questioni ambientali? Sull’energia? Le vere liberalizzazioni? E’ li che si gioca il futuro del paese !
    Comunque buon vaffanculo a tutti.

  3. Mario scrive:

    Caro Emiliano. Intanto, no, a Cogne non ci sarà il banchetto in piazza. Sarà ad Aosta, in piazza Arco d’Augusto. E poi, per quanto riguarda il resto, è proprio perché non so dove sono finite le leggi di cui parli che penso che il vaffanculo day abbia un senso… In fin dei conti è una delle forme in cui i cittadini che ancora ci tengono un poco stanno cercando di reagire alla casta. Credo si debba mostrare il proprio scontento, pretendere il cambiamento, fare capire che non siamo proprio disposti a incassare tutto. Certo, il Parlamento bloccherà tutto, non ho dubbi: ma è il caso di far vedere ciò che sta accadendo. Quanto al punto 2: Non proporrei i due mandati solo per mandare a casa certe facce, ma anche perché mi sembra che gente che non ha mai fatto niente di concreto, se non occupare uno scranno (né lavorato in fabbrica, né servito dietro a un banco, né domato una classe di ragazzini urlanti e neppure coltivato i rapanelli con la schiena curva in terra) abbia per forza qualche difficoltà a mantenere un contatto con la realtà. Molti sono disonesti, d’accordo, ma io non li considero cattivi: vivono in un altro mondo…

  4. ghostcccp scrive:

    Ciao Mario,
    Anch’io (come persona fisica e come blog: http://www.bloggers.it/NICOR/ ) partecipo al V-DAY.
    Per l’occasione ho programmato una gif se ti serve… fai pure!
    Ciao alla prossima
    Ps: Sempre ottimo il tuo blog!

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