E ADESSO AMMAZZATECI TUTTI!

 FumoIeri sera, al telefono, ho saputo che la riserva naturale di Torre Guaceto, a due passi da Brindisi, è morta. Qualcuno le ha appiccato fuoco e, mi dicono, le fiamme erano altissime. Non dev’essersi salvato nulla. Torre Guaceto era – è – uno dei miei posti preferiti, quando scendo in Puglia. Per il mare, la costa, la torre e, naturalmente, la vegetazione. Ora la macchia è scomparsa, finiti gli alberi, distrutti i canneti. Chissà quanti animali hanno perso la casa o la vita.
 
Sapevo che da quelle parti volevano costruire un albergo. E che non potevano a causa del vincolo ambientale. Se fossi un poliziotto, avrei una pista da seguire. Se fossi un amministratore, vigilerei affinché il vincolo che tuttora rimane, anche dopo l’incendio, non sia rimosso con una qualche delibera. Ma, siccome non ho cariche, posso solo sperare che la natura si riprenda gli spazi che le sono stati tolti.
 
Torre Guaceto era un’oasi. Appena fuori dei suoi confini, sulla sabbia della spiaggia non è difficile trovare tracce di catrame. La superstrada la lambisce per chilometri. Eppure, nonostante il ciarpame che le onde del mare riversano sulla costa, l’acqua della riserva era limpida – mi piace dire tersa. Potevi avventurarti nella macchia e camminare fino al promontorio con la torre. In primavera tutto era fiorito e l’erba verde faceva pensare alla Scozia.
 
Ammazzateci. Fateci a pezzi! Ci state portando via tutto, state trasformando il Sud e questo Paese in una piattaforma di cemento. Uno zatterone arido in mezzo al Mediterraneo. Bruciate tutto, c’è ancora tanta roba! La Valle del fiume Idro, ad esempio, giusto alle porte di Otranto. Gli ulivi secolari lungo le vecchie provinciali… Fate piazza pulita, che non resti nulla a ricordare che non vale la pena di costringersi a una vita disumana per denaro.

Ulivi secolari a Torre Guaceto

 

Però rivolgo un appello a chi, come me, ami Torre Guaceto: non abbandoniamola, continuiamo a frequentarla, pretendiamo che la macchia sia ripristinata, troviamoci insieme a pulire la costa, organizziamo feste sulla spiaggia, non permettiamo la costruzione di nessun albergo, di nessuna casa! Continuiamo a vivere. E chi non la conosceva, vada a vedere il sito; oggi, ad esempio, mi sono iscritto alla mailing list, per tenermi informato, per non dimenticare…


 La foto della colonna di fumo è di Silvia Rinaldi.
 Gli ulivi della seconda foto fanno parte della riserva naturale di Torre Guaceto. Sono un po' defilati, dall'altra parte della superstrada. Sono ulivi secolari. Spero che il fuoco non li abbia raggiunti.

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3 risposte a E ADESSO AMMAZZATECI TUTTI!

  1. leonardo scrive:

    con grande rammarico ho appreso la notizia…anche io frequento l’oasi di torre guaceto con la mia ragazza la riteniamo un paradiso residuo della costa adriatica puliese.. con i suoi canneti, la macchia gli ulivi l’antica torre e soprattutoo il mare!
    L’oasi è andata persa? no! questa è l’occasione per dire basta e sottoporla ad un vincolo paesaggistico con le più grandi restrizioni in modo da spegnere le annose polemiche che pretendono di trasformare l’area in un triste complesso ricettivo Che schifo!!! l’ignoranza ci continua a governare..e dà purtroppo questi frutti..
    Sicuramente a noi che la amiamo per un po di tempo dovremo rinunciarci …un triste saluto leonardo galasso

  2. vito scrive:

    ragazzi non è proprio cosi’ e’ vero si sono incendiati 100 ettari, ma prevalentemente si tratta di canneti e poca macchia mediterranea, quello che piu’ mi sconcerta è il modo in cui e’ stato gestito il tutto!!!! primo incendio al mattino nell’entroterra al di la’ della superstrada….ok grazie ai vigili del fuoco e alla forestale tutto spento.. bravi!, bravissimi…..si puo’ tornare a casa!!! alle 13:00 dallo stesso punto si innesca un nuovo focolaio che grazie al forte vento di scirocco viene spinto nella riserva!!! a quel punto non si poteva fare piu niente… non era forse meglio presidiare la zona e aspettare con pochi mezzi di soccorso al primo focolaio????

  3. Mario scrive:

    D’accordissimo con leonardo, ma secondo me è proprio ora che dobbiamo andare a Torre Guaceto, per dimostrare che ci teniamo, prima che qualcuno davvero trasformi l’area in un complesso ricettivo… Anche perché, come precisa vito, sono stati incendiati 100 ettari di canneto, ma il cuore dell’oasi ha retto, come rettifico nell’articolo di oggi. Quello che davvero ha sconvolto me è che l’incendio sia stato appiccato in pieno giorno, mentre l’area era così frequentata, da gente che, evidentemente, crede nell’impunità… E che sia potuto partire in due momenti diversi.

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