Grazie ai ragazzi [da Sgrunt]

 
 «Grazie ragazzi», recita lo slogan sui cartelloni per la giornata delle forze armate (questo mercoledì, 4 novembre), celebrazione della «vittoria» in una guerra terribile (il primo conflitto mondiale) nel quale milioni d’italiani furono trascinati contro la loro volontà dall’ambizione e dall’interesse nazionale. Una giornata promossa, chissà perché, a giornata dell’unità nazionale (mentre anche la festa della repubblica, il 2 giugno è celebrata con una bella parata militare e il 25 aprile, anniversario della liberazione, è salutato da militaresche fanfare che si rifiutano di eseguire Bella Ciao).
 Bella quest’Italia che «ripudia la guerra», poi mette i soldati in strada e spende milioni di euro per progetti militari che di difensivo non hanno proprio nulla.
 Un’Italia che, indipendentemente dal parere del signor Ignazio La Russa, ministro della guerra, ha qualche problema – nei ranghi dell’esercito o tra le forze dell’ordine – a rispettare i diritti umani, primo fra tutti quello alla tutela della vita e dell’integrità dei cittadini. Una realtà drammatica, che l’omicidio di Stefano Cucchi ci impone improrogabilmente di affrontare.
 «Grazie ragazzi».
 Senza voler mancare di rispetto a chi fa il proprio dovere con coscienza e responsabilità, ripubblico dal blog Sgrunt il collage che compare qui sotto, intitolato, molto correttamente, «grazie ai ragazzi».
 

 Perché non ho paura di uno Stato in cui succedono certe cose. Ho paura di uno Stato in cui chi governa nega che siano accadute e cerca di mettere tutto a tacere.

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2 risposte a Grazie ai ragazzi [da Sgrunt]

  1. sgrunt scrive:

    Grazie a te 😉
    Non so perchè non riesco ad approvare il tuo commento… mi segnala un problema con la data… se puoi riprova a reinserirlo.
    Ciao

  2. Mario scrive:

    Ho provato a reinserirlo. A me non lascia inviare i ping di trackback (ma del resto per me questa è una lingua misteriosa!).

    Ciao

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