troppo troppo poco niente

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Sempre più schifato, sempre meno capace di indagare, riflettere, passo le sere ipnotizzato dalle “notizie” riportate da Facebook, senza neppure la forza di passare a siti più significativi.

Ce ne sono troppe, davvero. Chi sfascia ha solo quello da fare, può dedicarvisi interamente. E ha uffici grandi, stipendi grandi, un gran numero di dipendenti.

Chi si affanna per portare avanti un po’ di resistenza al mondo del mercato dopo un po’ non ha tempo, e basta un attimo di disattenzione che si ritrova consumatore esperto, per quanto infastidito dai supermercati, veri e virtuali, che continua a frequentare.

La violenza dilaga: esiste qualcuno che può davvero stupirsi?

53 uomini e 9 donnesecondo l’ultimo rapporto Oxfamposseggono la metà della ricchezza del pianeta. In 62 hanno quanto 3 miliardi e 600 milioni di persone, vale a dire 1.760 miliardi di dollari, con un bel + 542 dal 2010 a oggi. Possiamo stupirci se la violenza dilaga?

Gli autori di questo saccheggio hanno/avranno un minimo di cura, o di pietà, per le vittime delle guerre da cui traggono profitto?

Per l’ambiente, per le capacità di rigenerazione del pianeta?

Per i mostri che continuamente creano?

Possiamo solo costruire, dal basso, circuiti paralleli a quelli ufficiali. Circuiti di aiuto reciproco, economie ausiliarie, circuiti di istruzione e cultura autogestiti.

Lottare per il singolo territorio e mettere le lotte in rete fra loro.

Praticare l’arte.

Scrivere, denunciare, documentare. Non perdere l’occasione per smascherare meccanismi e obiettivi di chi comanda.

Irridere il potere.

Servirsi delle strade istituzionali, quando è possibile ricavare un vantaggio, ricordando però che nel profondo il sistema è irriformabile.

Votare NO al referendum costituzionale di ottobre.

Scendere in piazza contro la guerra.

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